Continua l’applicazione del piano RIGENERA (leggi qui per approfondire) in Emilia-Romagna e in particolar modo a Bologna: un grande progetto di privatizzazione e riconversione delle case popolari, pagate dai lavoratori con l’imposta Gescal e pronte ora a essere consegnate ai palazzinari.

A un mese dallo sgombero violento (e illegale) delle case popolari e dell’Arci di via Gandusio, le forze di polizia intervengono nuovamente per smantellare il presidio permanente che gli inquilini sfrattati avevano allestito di fronte ai palazzi per controllarli e per fare pressione su ACER, responsabile della restituzione degli effetti personali contenuti nei palazzi (così “responsabile” da dare l’istruzione di gettare dalle finestre i materiali).

Non contenti di aver eradicato intere famiglie di lavoratori e disoccupati, di anziani, bambini, disabili, gli agenti hanno fatto portare via tutti i mobili del presidio. Un inquilino immigrato, disoccupato dopo aver lavorato anni nella logistica, è stato prelevato per via del permesso di soggiorno scaduto.

Nuovo sgombero di via gandusio. Stavolta sgomberati dal marciapiede. Uno degli inquilini è stato prelevato con la scusa del permesso scaduto. Questa è la giustizia

Pubblicato da Maurizio Melandri su Venerdì 11 agosto 2017

Gli inquilini, che a decine da stamattina non hanno nessun posto dove andare, hanno tenuto un presidio sotto le Due Torri, nel pieno centro della città.

Pubblicato da Maurizio Melandri su Venerdì 11 agosto 2017

Nato a Cesena nel 1992. Ha studiato antropologia e geografia all'Università di Bologna. Direttore della Voce delle Lotte, risiede a e insegna geografia a Roma nelle scuole superiori.