Il deputato di Neuquén del PTS-FOT e la segretaria dei Diritti Umani di ATEN Capitale Yazmín Muñoz hanno denunciato la repressione subita all’ingresso della fabbrica MAM a seguito dello sgombero dei suoi operai.


Alle sei di mattina questo venerdì, reparti speciali della polizia di Neuquén hanno sgomberato con la forza i lavoratori della fabbrica MAM che rivendicano il ritorno ai posti di lavoro e che hanno continuato a presidiare la fabbrica e i suoi macchinari. Durante la manifestazione il deputato provinciale del PTS-FIT Raúl Godoy è stato colpito a una caviglia, di spalle, riportando la frattura del perone.

Intervistato poco dopo da Crónica TV, Godoy ha affermato che “mi hanno sparato alle spalle. Sapevano chi era e mi hanno individuatao per spararmi. Sono venuti a prendermi coscientemente. La polizia è molto preparata”.

Il deputato, operaio della fabbrica FaSinPat (ex Zanon) recuperata nel 2001, ha riferito che in quel preciso istante stava “andando in sala operatoria per verificare le condizioni della gamba”.

Parlando dei fatti, Godoy ha ricordato che dopo che i lavoratori della MAM hanno chiamato a raccolta personalità e organizzazioni solidali, si è avvicinato all’ingresso della fabbrica. “Mi hanno identificato come deputato, ma la polizia non ha voluto sentir ragioni. C’erano famiglie in pessime condizioni per via della situazione. In questo quadro, ero in compagnia di una di queste compagne e un poliziotto si è avvicinato da dietro, sparandomi alla gamba. Mi ha ferito alla caviglia, all’altezza del perone”.

Yazmín Muñoz, segretaria dei Diritti Umani del sindacato docenti ATEN Capitale, ha parlato a C5N [televisione argentina], raccontando le circostanze nelle quali anche lei è stata ferita da proiettili della polizia.

“Oggi alle sei di mattina un forte contingente di polizia è entrato nella fabbrica Maderas al Mundo, che da sei mesi è presidiata dai lavoratori perché la proprietà, senza alcuna giustificazione (non è in crisi né ha problemi di sorta), ha chiuso da un giorno all’altro e ha lasciato 93 famiglie per strada”, ha dichiarato Muñoz.

L’insegnante ha aggiunto che quello del MAM è un conflitto iniziato “per il recupero dei mezzi di lavoro e ha avuto istanze diverse. Il negoziato è aperto e c’è anche un mediatore. I lavoratori stanno presidiando da luglio proteggendo le macchine, così che la fabbrica non venga svuotata. “

Sui fatti di ieri mattina Muñoz ha detto che le forze di polizia di Neuquén “sono entrate nel retro della proprietà, hanno preso cinque operai che erano di guardia e hanno preso il controllo della fabbrica. Verso le 7 del mattino sono cominciati ad arrivare gli altri operai e delle organizzazioni di solidarietà, tra cui il deputato Raúl Godoy. Quando il deputato si è avvicinato per cercare di rimuovere una compagna rimasta all’interno, gli hanno sparato da dietro nel piede e ora ha una frattura al perone. E’ stato un proiettile di gomma a una distanza molto breve. Ero lì e mi hanno anche sparato al braccio. Ci sono venti o trenta compagni con ferite da proiettile nel corpo, nella faccia, nel collo. “

Mentre i feriti erano assistiti e gli arrestati liberati grazie alla mobilitazione sorta di fronte al commissariato di Neuquén, i funzionari hanno rilasciato dichiarazioni per aumentare la criminalizzazione della protesta. Il sottosegretario alla sicurezza della provincia, Gustavo Pereyra, ha affermato ieri mattina alla radio LU5 que “il responsabile degli incidenti alla MAM è stato il deputato del PTS-FIT, Raúl Godoy”.

“Se il deputato non avesse usato la violenza per prendere il controllo dell’azienda con la forza, illegalmente, qui non sarebbero successi incidenti. Lo abbiamo filmato” ha dichiarato il funzionario, in un chiaro attacco alla lotta operaia per mantenere i posti di lavoro

Godoy ha dichiarato a Crónica TV che “il colpo è partito da vicino, a meno di un metro, nel modo più codardo, alle spalle. Ciò mi ricorda quando hanno fucilato il maestro Carlos Fuentealba, ucciso alle spalle con un gas lacrimogeno”.

Traduzione da Izquierda Diario

Nato a Cesena nel 1992. Ha studiato antropologia e geografia all'Università di Bologna. Direttore della Voce delle Lotte, risiede a e insegna geografia a Roma nelle scuole superiori.