Riceviamo e pubblichiamo il comunicato congiunto dei sindacati ADL Cobas e SI Cobas, protagonisti della lotta operaia nel settore logistica e trasporto merci, rispetto all’ipotesi d’accordo del CCNL di settore e agli scenari sindacali dai quali partire per conquistare migliori condizioni di lavoro.


Il 3 dicembre dello scorso anno è stata siglata l’ipotesi di accordo per il rinnovo del CCNL del comparto della logistica e del trasporto merci. Nel primo comunicato che avevamo prodotto, mentre erano in corso le 4 giornate di scioperi e mobilitazione (DAL 3 AL 7 DICEMBRE), avevamo avuto un certo riscontro da parte padronale su una presunta disponibilità ad incontrarci per l’apertura di un confronto sulla piattaforma che avevamo presentato .

In realtà, a tutt’oggi non è ancora pervenuta la disponibilità a calendarizzare incontri con le principali associazioni di categoria. Nel frattempo, non ci risulta che siano state fatte consultazioni di alcun tipo tra i lavoratori da parte dei firmatari dell’ipotesi di accordo e ci sono buone ragioni per credere che da qui al 31 gennaio (data entro la quale le OO.SS firmatarie dovrebbero sciogliere la riserva) , ben poche saranno le assemblee di lavoratori che approveranno la suddetta ipotesi di accordo. Ma nonostante ciò, senza alcun pudore, CGIL CISL e UIL dichiareranno che l’accordo è stato approvato dalla stragrande maggioranza dei lavoratori.

In virtù dello scenario che avremo di fronte è necessario avviare fin da subito la mobilitazione per fare in modo che questo accordo non abbia alcuna efficacia quanto meno in tutte le situazioni dove vi è una presenza consolidata delle nostre OO.SS. e del sindacalismo conflittuale. In particolare chiediamo a FEDIT, CONFETRA, ANITA, ASSOLOGISTICA e LEGACOOP e ad eventuali altri interlocutori disponibili, di avviare immediatamente il confronto per arrivare alla firma di uno o più accordi di valenza nazionale, assumendo come modello quanto già accaduto con FEDIT, che, per quanto ci riguarda, dovranno vertere sui seguenti punti:

  1. CLAUSOLA SOCIALE. Riteniamo del tutto superflua la frase “nel rispetto dell’autonomia organizzativa apicale dell’azienda subentrante e delle innovazioni tecnologiche, informatiche e di automazione intervenute”. Inoltre chiediamo che la clausola sociale abbia valore anche in caso di internalizzazione ed, inoltre, che tutti i lavoratori presenti in un determinato magazzino dovranno passare, a prescindere dal tempo di permanenza ( i sei mesi continuativi di rapporto di lavoro previsti nell’ipotesi) con la tipologia di contratto in essere .
  2. AUMENTI CONTRATTUALI. In primo luogo chiediamo che, a fronte anche dell’aumentato costo della vita passato e futuro, si proceda ad erogare un aumento salariale che sia uguale per tutti e che parta da un parametro di 130 € e senza alcun dilazionamento.
  3. LIVELLI DI INQUADRAMENTO. Chiediamo che venga esteso a tutti i lavoratori il criterio di passaggio automatico di livello già in essere con TNT/FEDEX, BRT, GLS e SDA ( dal 6° J al 6°, 9 mesi , altri nove mesi per il passaggio al 5°; dopo 6 anni di anzianità passaggio automatico al 4° J e dopo 10 anni di anzianità passaggio automatico al 4° S e prevedere per i 4° S superminimi da inserire in busta paga in rapporto alla stessa anzianità maturata.
  4. PERSONALE VIAGGIANTE. Va mantenuto in essere il divieto per il personale viaggiante di (per gli autisti con patenti C, D, E) di effettuare operazioni di facchinaggio e va incrementata l’indennità di trasferta, il riconoscimento del lavoro straordinario ed è indispensabile introdurre il riconoscimento delle maggiorazioni per lavoro notturno.
  5. DRIVER. Va mantenuta l’indennità di trasferta così come prevista dalla precedente normativa con riconoscimento del lavoro straordinario.
  6. MALATTIA . Considerato che negli accordi che abbiamo attualmente in essere con FEDIT, si parte dal riconoscimento dell’integrazione al 100% per malattia per 4 eventi all’anno per un totale di 20 giorni, chiediamo l’allargamento dell’integrazione al 100% senza più alcuna limitazione.
  7. LIMITAZIONE DEL DIRITTO DI SCIOPERO. Questa parte dell’accordo sottoscritta da CGIL, CISL e Uil, deve essere interamente stralciata , in quanto esiste già la legge 146 che disciplina il diritto di sciopero in modo restrittivo.
  8. FLESSIBILITA’ ORARIO DI LAVORO. Anche questa parte va interamente stralciata ed eventuali modifiche dell’orario di lavoro in rapporto a quanto già disciplinato dal precedente contratto di lavoro vanno concordate a livello aziendale. Vanno inoltre estesi a tutti i due giorni di permessi retribuiti già ottenuti con gli accordi siglati con TNT/FEDEX, BRT, GLE, SDA.
  9. PARTE SPECIALE. Va stralciata la parte speciale riferita alle cooperative presente nel precedente CCNL, o comunque va specificato che il socio di cooperativa non può essere trattato in maniera difforme dal lavoratore subordinato non socio, in quanto, nella logica del superamento di questa figura , il lavoratore deve avere le stesse tutele.
  10. RIDUZIONE DI SALARIO PER I NEO ASSUNTI. Anche questa parte va interamente stralciata in quanto tutti i lavoratori devono avere gli stessi diritti. Non si capisce perché un neo assunto debba essere penalizzato in termini salariali, in quanto neoassunto, come se il neo assunto fosse una sottospecie di lavoratore.

 

Su questi punti proponiamo che si avvi quanto prima un confronto per arrivare alla sottoscrizione di accordi con le associazioni di categoria che saranno disponibili ad incontrarci in deroga a quanto stabilito dall’intesa raggiunta con CGIL CISL UIL.

Ci risulta di fondamentale importanza che l’avvio del confronto avvenga prima dello scioglimento della riserva da parte delle OO.SS. firmatarie.

 

SI Cobas

ADL Cobas

Nato a Cesena nel 1992. Ha studiato antropologia e geografia all'Università di Bologna. Direttore della Voce delle Lotte, risiede a e insegna geografia a Roma nelle scuole superiori.