A Macerata si sono sentiti diversi spari provenire da un auto in corsa per le vie della città. I colpi, sparati intenzionalmente e diretti contro persone di origine straniera, hanno raggiunto diversi passanti, ma né il loro numero (si parla di almeno sei feriti) né le loro condizioni sono al momento chiari.

Si conosce bene invece il responsabile. Luca Traini, 28enne, italiano e incensurato. Prima di essere fermato dai Carabinieri si è avvolto in un tricolore italiano, ha salito i gradini del Monumento ai caduti e, rivolto alla piazza sottostante, ha fatto un saluto romano.

Un’esecuzione scenica che conlude un vero e proprio atto terrorista. Da quando sono finiti gli “Anni di piombo”, se si parla di terrorismo si parla di quello di matrice islamista. Se invece la matrice è esplicitamente fascista, si parla di sparatoria e si ricorda che nei paraggi si è verificato un delitto (senz’ombra di dubbio terribile) commesso da uno straniero contro un’italiana.

Il terrorista nero (è il caso di chiamarlo così) era già stato candidato dalla Lega Nord nelle elezioni amministrative a Corridonia, con un programma che prevedeva anche il “controllo degli extracomunitari”.

Il quadro in cui si inserisce il fatto è di un continuo aumento di episodi di violenza di matrice neofascista, razzista e xenofoba. L’intenzione è quella di intimidire i militanti politici antifascisti, ma anche e soprattutto i lavoratori stranieri più combattivi. Non è raro che quando per fermare la lotta non basta più la forza dello Stato borghese intervengano direttamente squadracce fasciste a forzare picchetti e aggredire fisicamente i lavoratori. In periodo di campagna elettorale c’è da aspettare un’ulteriore aumento della frequenza e dell’efferatezza di azioni simili.

Sviluppare l’autodifesa dei proletari contro i cani da guardia dei padroni diventa ogni giorno di più una priorità fondamentale.

Anche per questo il 24 febbraio bisogna scendere essere presenti al corteo in piazza dell’Esquilino a Roma, per ribadire l’opposizione militante contro il fascismo, il capitalismo, i padroni e i loro cani da guardia.

Nato a Cesena nel 1992. Ha studiato antropologia e geografia all'Università di Bologna. Direttore della Voce delle Lotte, risiede a e insegna geografia a Roma nelle scuole superiori.