Riproduciamo alcuni passaggi tradotti del documento National Security Strategy, pubblicato a nome della presidenza degli Stati Uniti d’America lo scorso dicembre e che rappresenta l’imposizione delle linee guida del Pentagono, appoggiati da ampi settori sia del partito repubblicano sia di quello democratico, rispetto alle posizioni in politica estero-militare sostenute da Donald Trump nella sua campagna elettorale: una lotta politica dove il presidente in carica ha dovuto cedere un buon numero di posizione, uscendone indebolito. Riemerge infatti, come già nell’era Obama, la centralità del contenimento dell’espansione cinese, e la contrapposizione con la Russia, quando invece Trump si era presentato come il presidente della distensione con quest’ultima.

Il generale Mark Milley, capo di Stato maggiore, in una audizione al Congresso ( 7 aprile 2016), aveva avvertito i candidati presidenziali su come avrebbero agito i militari: “La nuova amministrazione che entrerà in carica nel gennaio 2017, indipendente da quale candidato vincerà le elezioni dovrà aumentare la dimensione e le risorse finanziarie dell’esercito”. Alla fine di settembre 2017 una maggioranza bipartitica (80% favorevoli) ha votato per 700 miliardi di dollari per le spese militari e per le agenzie di spionaggio e di lavori sporchi.

Un documento che può rispondere alle aspettative dei governi del Gruppo di Vysegrad e dell’area individuata un secolo fa dal presidente polacco Pilsudski come Intermarium: borghesie nazionali che non avevano gradito le “aperture” di Trump alla Russia.


Cina e Russia sfidano il potere, l’influenza e gli interessi dell’America, cercando di erodere la sicurezza e la prosperità americana. Sono determinati a rendere le economie meno libere e meno oneste; a far crescere le loro proprie forze armate militari; a controllare le informazioni e i dati per reprimere le loro società ed espandere le loro influenza (pag 2).

Cina e Russia stanno sviluppando armi e capacità avanzate tali da minacciare la nostra infrastruttura critica e la nostra architettura di comando e controllo. […] Gli Stati Uniti stanno dispiegando un sistema di difesa missilistica incentrato sulla Corea del Nord e sull’Iran per difendere la nostra patria dagli attacchi missilistici. Questo sistema includerà la capacità di sconfiggere le minacce missilistiche prima del lancio. (pag.8).

La Cina e la Russia vogliono plasmare un mondo antitetico ai valori e agli interessi degli Stati Uniti.

La Cina cerca di sostituirsi gli Stati Uniti nella regione indo-pacifica, di espandere la portata del suo modello economico guidato dallo Stato, e di riordinare la regione a suo favore. La Russia cerca di ripristinare il suo grande potere e stabilire sfere di influenza vicino ai suoi confini. […] Gli Stati Uniti sono pronti a cooperare nelle aree di interesse reciproco con entrambi i paesi. Per decenni, nella politica degli Stati Uniti era radicata nella credenza che il supporto per l’ascesa della Cina e per la sua integrazione nell’ordine internazionale del dopoguerra l’avrebbe liberalizzata. Contrariamente alle nostre speranze, la Cina ha ampliato il suo potere a spese della sovranità di altri paesi (pag.25)

La Cina raccoglie e sfrutta dati su una scala ineguagliata ed diffonde le caratteristiche del suo sistema autoritario, compresa la corruzione e l’uso della sorveglianza. Sta costruendo la forza militare più capace e meglio finanziata nel mondo dopo la nostra . Il suo arsenale nucleare cresce e si diversifica. Parte della modernizzazione militare e dell’espansione economica della Cina è dovuta al suo accesso all’economia dell’innovazione negli Stati Uniti, incluse le università americane di livello mondiale.

La Russia punta a indebolire l’influenza degli Stati Uniti nel mondo e a dividerci dai nostri alleati e partner. La Russia vede l’Alleanza atlantica (NATO) e l’Unione Europea (UE) come minacce. La Russia sta investendo in nuove capacità militari – tra cui i sistemi nucleari che rimangono le più significative minacce all’esistenza degli Stati Uniti – e in capacità informatiche destabilizzanti (pagg. 25-26).

La Russia con la modernizzazione di tattiche sovversive interferisce negli affari politici interni dei paesi di tutto il mondo. La combinazione dell’ambizione russa e le sue crescenti capacità militari creano un instabile frontiera in Eurasia, dove cresce il rischio di conflitto a causa di errori di calcolo russi.

Il flagello del mondo di oggi è un piccolo gruppo di regimi canaglia che violano tutti i principi del libero mercato e degli Stati civilizzati. Il regime iraniano sponsorizza il terrorismo in tutto il mondo. Sta sviluppando missili balistici più potenti e ha il potenziale per riprendere il suo lavoro sulle armi nucleari che potrebbe minacciare gli Stati Uniti e i nostri partner. La Corea del Nord è governata da una dittatura spietata, senza riguardo per la dignità umana. Per più di 25 anni ha costruito armi nucleari e missili balistici trasgredendo gli impegni presi. Oggi, questi missili e queste armi minacciano gli Stati Uniti e i nostri alleati. Più a lungo ignoriamo le minacce dei paesi determinati a far proliferare e sviluppare armi di distruzione di massa, peggiori diventano tali minacce e minore il numero di opzioni difensive in nostro possesso (pag.26).

Cina e Russia indirizzano i loro investimenti nei paesi in via di sviluppo per espandere la loro influenza e ottenere vantaggi competitivi contro gli Stati Uniti. La Cina sta investendo miliardi di dollari in infrastrutture in tutto il mondo. Anche la Russia proietta la sua influenza economicamente, attraverso il controllo dell’energia chiave e di altre infrastrutture in tutte le parti dell’Europa e dell’Asia centrale. Gli Stati Uniti forniscono un’alternativa agli investimenti statali, che spesso lasciano paesi in via di sviluppo in condizioni peggiori. Gli Stati Uniti perseguono legami economici non solo per l’accesso al mercato ma anche per creare relazioni durature per far avanzare interessi politici e di sicurezza comuni (pag.38).

Con le sue invasioni di Georgia e Ucraina, Russia ha dimostrato la sua volontà di violare la sovranità degli Stati nella regione. La Russia continua a intimidire i suoi vicini con un comportamento minaccioso, come l’ostentazione dell’armamento nucleare e il dispiegamento in avanti delle capacità offensive (pag.47).

Nell’emisfero occidentale, la Cina cerca di trascinare la regione nella sua orbita d’investimenti e di prestiti guidati dallo Stato. La Russia continua la sua fallimentare politica della Guerra Fredda rafforzando i suoi radicali alleati cubani, mentre Cuba continua a reprimere i suoi cittadini. Sia la Cina che la Russia sostengono la dittatura in Venezuela e stanno cercando di espandere i legami militari e le vendite di armi in tutta la regione. Gli stati democratici dell’emisfero hanno un interesse comune a fronteggiare minacce alla loro sovranità (pag.51).

Anche se gli Stati Uniti cercano di continuare a collaborare con la Cina, la Cina sta usando incentivi economici e sanzioni, operazioni d’influenza e implicite minacce militari per persuadere gli altri Stati a prestare attenzione alla sua politica e alla sua agenda per la sicurezza. Gli investimenti infrastrutturali e le strategie commerciali della Cina rafforzano le sue aspirazioni geopolitiche. I suoi sforzi per costruire e militarizzare avamposti nel mare meridionale della Cina mettono in pericolo il libero commercio, minacciano la sovranità di altre nazioni, e minano la stabilità regionale.
La Cina ha condotto una rapida modernizzazione militare progettata per limitare l’accesso degli Stati Uniti alla regione e avere mano libera. La Cina presenta le sue ambizioni come reciprocamente vantaggiose, ma il dominio cinese rischia di ridurre la sovranità di molti stati dell’area dell’oceano Indiano-Pacifico. Gli Stati di tutta la regione chiedono che la leadership degli Stati Uniti dia una risposta collettiva per un ordine regionale rispettoso di sovranità e indipendenza.

Nell’Asia nord-orientale, il regime nordcoreano accelera rapidamente i suoi programmi cibernetici, nucleari e balistici. Il perseguimento della Corea del Nord dello sviluppo di queste armi – che rappresenta una minaccia globale – richiede una risposta globale. Le continue provocazioni dalla Corea del Nord spingeranno gli Stati cicini a rafforzare la sicurezza e ad adottare ulteriori misure per proteggersi. E una Corea del Nord armata del nucleare potrebbe portare alla proliferazione delle armi più distruttive del mondo nella regione indo-pacifica e oltre (pag.46).

Nato a Cesena nel 1992. Ha studiato antropologia e geografia all'Università di Bologna. Direttore della Voce delle Lotte, risiede a e insegna geografia a Roma nelle scuole superiori.