Parcoursoup, la nuova piattaforma d accesso all’università, introdotta dalla Legge Ore [1] , oltre ad aggravare la selezione sociale nell’accesso all’ insegnamento universitario, contribuisce ad approfondire le disuguaglianze di genere. Queste due forme di selezione, sociale e di genere, sono anche in questo caso strettamente interconnesse.


Al di là alla questione dell’istruzione universitaria, la cosiddetta socializzazione di genere inculca ruoli diversi a uomini e donne fin dalla nascita. Ciò implica una gamma di valori differenti cui devono conformarsi gli uomini da un lato e le donne dall’altro. In questo modo le donne introiettano e fanno proprie le disuguaglianze di genere fin dalla più tenera età, come se queste disuguaglianze fossero la norma e finendo per pensare di essere meno competenti degli uomini, soprattutto a livello intellettuale. L’istruzione universitaria è aperta a tutti, ma le donne sono principalmente orientate verso settori trascurati dagli uomini, settori che garantiranno loro posti meno prestigiosi nella società e nel mondo del lavoro.

Peggio ancora, oltre alle disuguali condizioni di accesso all’università, le donne hanno meno probabilità di completare il loro percorso di studi perché sottoposte a significative pressioni. Anzitutto le pressioni familiari possono portare a interrompere gli studi a favore di una vita più “ordinata” e meno intellettuale. Le donne inoltre, dovendosi confrontare con la precarietà, sono spesso costrette a trovarsi un lavoro mentre frequentano l’università. Questa necessità sottrae loro il tempo da dedicare allo studio e può anche spingerle ad abbandonare l’università con la speranza di una vita meno precaria e più stabile. Come evidenziano infine pagine Facebook del tipo “Paye ta fac” [pagati l’università], le molestie sessuali sono estremamente diffuse nell’università, un mondo che per la sua struttura gerarchica e la sua ideologia elitaria promuove questo tipo di comportamento e l’omertà che lo circonda.

Come abbiamo appena detto, l’autocensura è una potente arma di distruzione delle ambizioni delle ragazze delle scuole superiori, appena diplomate. Parcoursup tende ad accentuare questo fenomeno introducendo nuovi ostacoli all’ingresso delle ragazze nell’istruzione superiore, specialmente se il curriculum è elitario. I questionari sottoposti alle aspiranti matricole, ad esempio, cercano di “incoraggiare gli studenti a fare scelte informate”, il che equivale a rafforzare i meccanismi di autocensura e di deterrenza.

Parcoursup aggraverà le disuguaglianze di genere anche per un altro motivo, perché riguardo alla scelta del percorso di studi coinvolge, oltre allo studente, tutta una serie di altri attori quali le famiglie e gli insegnanti. Il percorso che porta alla scelta del corso di studi è infatti complesso e macchinoso: a meno che gli insegnanti e le famiglie non siano già ostili a questo meccanismo burocratico, saranno naturalmente portati a consigliare allo studente “una scelta saggia”. Una studentessa delle scuole superiori che si sentisse in grado di intraprendere un certo percorso, potrebbe essere facilmente dissuasa dai propri genitori, che, imbevuti di stereotipi di genere, la incoraggerebbero a scegliere settori più femminili e quindi meno prestigiosi. Preoccupate dal meccanismo di selezione di questa procedura elitaria poi, le famiglie potrebbero anche spingere la ragazza verso percorsi meno competitivi.

L’emendamento del senatore del partito repubblicano J. Grosperrin rafforza ulteriormente questa tendenza. Legando il numero di posti per ogni corso di studi al numero di opportunità di lavoro, le studentesse delle scuole superiori, ad eccezione di quelle con capitale economico e sociale che consentono loro di candidarsi per i corsi di studio più prestigiosi, potrebbero vedere aumentata la selezione alle soglie dell’istruzione universitaria. Infatti, poiché le studentesse sono orientate verso studi meno prestigiosi, accedono più lentamente al mondo del lavoro rispetto agli studenti dei corsi più selettivi. Per questa ragione, l’emendamento Grosperrin colpisce soprattutto le studentesse, che vedono diminuire notevolmente i posti disponibili nei loro corsi preferiti.

La riforma del diploma di maturità infine, complementare a quella dell’accesso all’università, prevede di moltiplicare le specializzazioni della scuola superiore per raggiungere la più ampia occupabilità. Questo avrà l’effetto di escludere le donne dall’istruzione universitaria già a partire dalla scuola, orientandole verso corsi altamente specializzati.

Implicazioni e interdipendenza tra esclusione di genere ed esclusione sociale

Le donne saranno tutte interessate da Parcoursup, ma saranno soprattutto quelle delle classi popolari ad essere le più colpite. Esse infatti raramente hanno prospettive di riuscita nei settori più prestigiosi e di solito si rivolgono ai percorsi che saranno eliminati dal nuovo sistema a causa della mancanza di opportunità professionali. Con questo sistema, la gerarchizzazione degli studenti delle superiori secondo la propria situazione socio-economica familiare finirà per escludere le ragazze provenienti da famiglie popolari dai percorsi di studi più prestigiosi.

Selezione di genere e selezione sociale sono saldamente unite. La selezione sociale istituita da questa riforma ricade infatti principalmente sulle donne perché nelle classi popolari sono le donne quelle più orientate verso l’università, mentre gli uomini solitamente scelgono corsi professionali già a partire dalla fine delle scuole medie inferiori. Gli studenti liceali che saranno esclusi dall’ università saranno in larga parte studentesse. Questo è molto preoccupante considerando che per le ragazze i percorsi post-diploma alternativi alla laurea sono molto limitati in quanto percepiti come percorsi “maschili” a causa della discriminazione e della scolarizzazione di genere.

Parcoursup riduce così le già scarse possibilità di emancipazione che le donne avevano acquisito attraverso l’università borghese quando il sistema universitario si era degnato di aprirsi anche a loro.

 

Irena Serge

Traduzione di Ylenia Gironella da Révolution Permanente

Note

[1] Legge ORE o legge Vidal (dal nome del ministro dell’Università). Legge proposta dal governo di E. Philippe e promulgata nel maggio 2018 che modifica le condizioni di accesso all’ Università.

[2] Parcoursup: nuovo sistema di orientamento degli studenti neodiplomati

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