Questa domenica 30 agosto, Anasse Kazib, sindacalista ferroviare e militante dell’NPA e della corrente politica Révolution Permanente, è stato minacciato di morte in un tweet da Thierry Veyrier, dirigente di Rassemblement National in Val-de-Marne, il partito di estrema destra guidato da Marine Le Pen. Le sue minacce fanno parte di una serie di intimidazioni contro i sindacalisti e altri militanti di origine immigrata.
Piena solidarietà ad Anasse e a coloro che stanno subendo quest’ondata di attacchi razzisti!
Nella foto possiamo vedere le gambe di persone che sono state impiccate; Thierry Veyrier, dirigente di RN in Val-de-Marne ha scritto in un tweet dove era allegata la seguente immagine: “Nel #GrandRepatriement inizieremo con la lettera A e K. Il piccolo Anasse Kazib può passare dal cancello 12, la cui destinazione è una sorpresa”.
Voila donc le délégué du @RNational_off @ThierryVeyrier qui veut me voir pendu. Vous montrez donc l’image de ce que vous preparez … le fachisme !
L’extrême-droite nous dessine sous forme d’esclave, publie nos photos de vacances et maintenant nous menace de mort publiquement🤮 pic.twitter.com/I9dt2M6YcI
— Anasse Kazib (@AnasseKazib) August 31, 2020
“Così il delegato di Rassemblement National Thierry Veyrier vuole vedermi impiccato. Mostri una foto di quello che vuoi preparare… il fascismo! L’estrema destra ci disegna sotto forma di schiavi, pubblica le immagini delle nostre vacanze e ora ci minaccia di morte?”. Così ha scritto ieri Anasse sul suo profilo twitter @AnasseKazib.
Il tweet ha provocato un’ondata di repulsione nei social network, che ha costretto il leader politico dell’estrema destra a cancellare il tweet, giustificandosi col presunto “islamismo” di Anasse Kazib. Questo attacco fa parte di una campagna di odio verso i personaggi pubblici militanti di origine immigrata: dalla ripugnante rappresentazione di Danièle Obono come schiava fatta da Valeurs Actuelles alla furia contro la famiglia Traoré e agli attacchi alla giornalista Taha Bouhafs.
Solidarité @AnasseKazib !!! https://t.co/tNy26iZmwS
— Olivier Besancenot (@olbesancenot) August 31, 2020
Tiens @FallaitPasSuppr un kdo. @Valeurs traite @T_Bouhafs de "racaille" avant de supprimer son tweet et remplacer par "militant indigéniste". https://t.co/7E3UUhRAg4 pic.twitter.com/I6lRscvNRO
— The Shooter 🏹 🎯 (@ShooterTrip) August 8, 2020
Depuis ce matin je me prend un raid d’insulte racistes et de menaces de mort sous mes photos de vacances grâce à @AmauryBucco le pseudo-journaliste de @Valeurs qui n’a rien d’autre à foutre que d’écrire un article sur mes vacances en mettant un lien vers mon instagram. pic.twitter.com/sSQLWP9BQk
— Taha Bouhafs 🔻 (@T_Bouhafs) August 7, 2020
“Da questa mattina ho subito una serie di attacchi razzisti e minacce di morte nelle foto delle mie vacanze grazie a @AmauryBucco, lo pseudo-giornalista di @Valeurs che non ha altro da fare che scrivere un articolo sulle mie vacanze aggiungendo un link al mio Instagram”.
Taha Bouhafs (@T_Bouhafs), 7 agosto 2020.
Il paraît 'Qu'on-Peut-Pu-Rien-Dire' #BienPensance. Heureusement on peut encore écrire de la merde raciste dans un torchon illustrée par les images d'une députée française noire africaine repeinte en esclave…
L'extrême-droite, odieuse, bête et cruelle. Bref, égale à elle-même. pic.twitter.com/EupKSXZ207— Députée Obono (@Deputee_Obono) August 28, 2020
“Sembra che non si possa più dire nulla. #BienPensance. Per fortuna, si può ancora scrivere merda razzista su uno straccio illustrato con le immagini di una deputata francese africana nera disegnata come una schiava… L’estrema destra, odiosa, crudele e stupida. Comunque, è ciò che sono”.
Députée Obono (@Deputee _Obono) 28 agosto 2020
Nella sua risposta, il nostro compagno Anasse sottolinea che “ciò che più ha irritato questa destra fascista è che i giovani immigrati o persone di origine immigrata come Danièle, Assa, Taha o me stesso dovrebbero prendere la parola nello spazio pubblico; che dovremmo impegnarci in lotte sociali; e che dovremmo denunciare le ingiustizie di una Repubblica che ha usato i nostri antenati come carne da cannone nelle sue guerre, o gli operai nelle sue fabbriche, o nei suoi treni come mio padre Chibani, ma che ancora oggi ci tratta come cittadini di seconda classe”.
L’estrema destra si permette di minacciare Anasse nel contesto di un dibattito nazionale razzista promosso dal governo, con la sua retorica della “ferocia” e la sua politica di sicurezza. Per il momento, i media sono complici del fatto di non aver riportato questi eventi, che avrebbero fatto notizia se fossero stati fatti ai rappresentanti politici delle classi dirigenti.
Per porre fine a queste vessazioni, le organizzazioni della sinistra politica e sindacale e, in generale, tutti coloro che affermano di denunciare il razzismo della classe politica nei media, devono condannare fermamente queste minacce di morte razziste dell’estrema destra.
Léo Valadim
Traduzione da Révolution Permanente
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