Le organizzazioni che promuovono la Rete Internazionale di giornali online La Izquierda Diario fanno parte della Frazione Trotskista – Quarta Internazionale e questo 1° maggio si mobilitano e realizzeranno diverse azioni in 14 paesi. Ne diamo qui una panoramica.



La Rete Internazionale di giornali online La Izquierda Diario, di cui fa parte La Voce delle Lotte, è promossa dalle diverse organizzazioni che fanno parte della Frazione Trotskista _ Quarta Internazionale. Presenti in Argentina, Francia, Brasile, Cile, Spagna, Stati Uniti, Messico, Italia, Germania, Venezuela, Costa Rica, Bolivia, Perù e Uruguay, le organizzazioni che la compongono partecipano a manifestazioni, marce e azioni per il 1° maggio, Giornata Internazionale dei Lavoratori.

In Argentina, il Partido de los Trabajadores Socialistas (PTS), che fa parte del Frente de Izquierda y de los Trabajadores – Unidad (FIT-U), partecipa a un’azione in Plaza de Mayo, dove “denuncerà l’aggiustamento del FMI concordato dal governo e dall’opposizione di destra, di fronte alla scandalosa tregua dei dirigenti sindacali, chiederà di sostenere le lotte operaie e popolari in corso e proporrà una via d’uscita affinché i capitalisti paghino per la crisi. Si tratterà di un evento internazionalista: tra gli intervenuti ci sarà Clément Allochon, un giovane ferroviere francese che fa parte della lotta contro Macron e la sua riforma, e una degli oratori principali sarà Myriam Bregman, deputata nazionale del PTS-Frente de Izquierda e pre-candidata alla presidenza”.

In Francia, l’organizzazione Révolution Permanente parteciperà a diverse attività nelle principali città del paese nel corso della lotta contro la riforma delle pensioni di Macron. Il 1° maggio sarà la tredicesima manifestazione nazionale dello storico movimento del paese contro il governo e la sua riforma delle pensioni. Révolution Permanente sottolinea che, nonostante Macron abbia chiesto “cento giorni di calma” e i vertici sindacali si siano rifiutati di continuare la lotta, le manifestazioni di rabbia continuano e nessun funzionario del governo può apparire in pubblico senza essere fischiato, i botta e risposta contro la riforma sono permanenti e diversi settori di lavoratori continuano a scioperare o stanno pianificando azioni come il taglio delle luci al Festival di Cannes o al Roland Garros. È necessario continuare ed estendere la lotta.

In Brasile, il Movimento Revolucionario de Trabalhadores (MRT) chiede un Primo Maggio indipendente da governi e padroni e al servizio della sconfitta delle riforme e della precarietà. Questa è la prima Giornata Internazionale dei Lavoratori dopo il governo Bolsonaro e il ritorno di Lula e del PT alla presidenza del paese, e in cui è necessario rovesciare tutte le riforme regressive e antioperaie che rimangono in vigore dopo anni di golpe istituzionale prima e di governo di Bolsonaro poi. Per questo è necessario rompere la paralisi e la conciliazione di classe dei principali sindacati.

In Cile, il Partido de Trabajadores Revolucionarios (PTR) terrà due eventi centrali nelle città di Santiago e Antofagasta, il 30 aprile e il 1° maggio. Inoltre, a Santiago si terrà una marcia alle 10 del mattino nel centro della città. Questa data è segnata da una situazione in cui il governo si è subordinato all’agenda securitaria della destra e insieme ad essa ha promosso una serie di progetti di legge repressivi che attaccheranno i settori popolari, oltre a svolgersi alla vigilia dell’elezione dei membri del Consiglio Costituzionale che si terrà il 7 maggio e che darà continuità al secondo processo costituzionale in corso in Cile dopo il trionfo del rifiuto nel plebiscito per una nuova costituzione nel 2022. Il PTR invita a organizzarsi e a mobilitarsi questo 1° maggio contro le leggi repressive del governo e della destra, a denunciare la frode costituzionale in corso, che è controllata dai partiti tradizionali e cerca di relegittimare l’istituzionalità del Cile neoliberale che è in crisi, e a sollevare un’alternativa politica dei lavoratori, socialista, rivoluzionaria e internazionalista che mira a costruire un’opposizione di sinistra nelle strade al governo, per affrontare di conseguenza la destra corporativa.

Negli Stati Uniti, i militanti di Left Voice parteciperanno ad azioni di solidarietà con i lavoratori del gigante della logistica UPS che lottano per strappare ai padroni un contratto equo, per affrontare il sistema di contrattazione a due livelli, per ottenere aumenti salariali per i lavoratori part-time e per altre richieste. Le azioni a New York sono guidate da studenti universitari e docenti aggiunti della City University of New York (CUNY) e di altre università del paese che nell’ultimo anno si sono mobilitati per il riconoscimento sindacale e per ottenere miglioramenti nell’ambito dell’ondata di lotte per la sindacalizzazione che si è sviluppata nell’ultimo anno.

In Messico, questo Primo Maggio è segnato dalle dispute tra il governo “progressista” di Manuel López Obrador e l’opposizione neoliberale, in vista delle elezioni di giugno a Città del Messico e Coahuila e delle elezioni presidenziali del prossimo anno. Si tratta di una contesa per vedere chi è in grado di gestire al meglio gli affari degli uomini d’affari, sia con un neoliberismo sfrenato sia combinandolo con politiche di assistenza sociale e un discorso progressista.
Allo stesso tempo, il governo, che gode del sostegno popolare grazie al discredito dei partiti neoliberali e all’attuazione di alcuni programmi sociali, ha aggravato la precarietà del lavoro e attacca i lavoratori in lotta, come nel caso della minaccia di chiudere l’agenzia di stampa statale messicana (Notimex), i cui lavoratori sono in sciopero da più di tre anni.
Nel contesto delle richieste del T-MEC (successore dell’Accordo di Libero Commercio Nordamericano, NAFTA), si sta verificando un processo di legittimazione dei contratti collettivi di lavoro, in cui la burocrazia cerca di impedire l’emergere di lotte anti-burocratiche.
In questo contesto, il Movimiento de las y los Trabajadores Socialistas (MTS) parteciperà alla mobilitazione del Primo Maggio nella capitale, come parte del Bloque Combativo Independiente, insieme a organizzazioni di lavoratori come il Sindicato Nacional de Trabajadores de Educación para Adultos, sezione 9 Ciudad de México, il Sindicato Único de Trabajadores de la Universidad Autónoma de la Ciudad de México e i lavoratori della Birmex, l’azienda parastatale che produce vaccini.

In Bolivia, la Liga Obrera Revolucionaria (LORCI) e Pan y Rosas, nell’apthapi (evento sociale tipico del popolo aymara, ndt) socialista tenutosi a metà aprile insieme a cinquanta compagni, hanno votato per una mobilitazione politicamente indipendente il 1° maggio. La crisi economica sta entrando nel nostro paese e gli operai e i lavoratori, insieme alla popolazione, iniziano a sentirne gli effetti. Per questo motivo, la lotta dei lavoratori e degli studenti in Francia è l’esempio da seguire per affrontare la riforma delle pensioni. Nel nostro paese, in un contesto di divisioni all’interno del Movimento per il Socialismo (MAS), che è il partito al governo, tra “evisti” (da Evo Morales, ndt) e “rinnovatori”. Come LORCI pianteremo le bandiere del socialismo dal basso, per combattere nelle strade contro l’ultradestra che avanza verso la conciliazione con il governo e per denunciare il ruolo del MAS. Che ha subordinato la Central Obrera Boliviana, che tace di fronte all’attacco ai sindacati, ai licenziamenti e alla precarizzazione dei posti di lavoro a livello nazionale. Il 1° maggio denunceremo il ruolo traditore della COB e inviteremo le migliaia di lavoratori a riprendersi i nostri sindacati lottando per un congresso dei lavoratori per cacciare questa burocrazia. E per poter discutere, nell’ambito dell’indipendenza politica, del controllo da parte dei lavoratori di un’azienda che chiude o fallisce, di un’istruzione laica, libera e gratuita, di un’educazione sessuale completa.

Nello Stato spagnolo, la Corriente Revolucionaria de Trabajadoras y Trabajadores (CRT) parteciperà agli eventi organizzati da diversi settori della sinistra sindacale a Madrid, Barcellona e Saragozza. “Contro la guerra e lo sfruttamento capitalista. Lottiamo come in Francia” sono alcuni degli slogan che porteranno in queste mobilitazioni. Inoltre, sottolineeranno che il governo PSOE-Podemos non è una vera alternativa alla destra e chiederanno: aumenti salariali e pensionistici superiori all’inflazione, abrogazione di tutte le riforme del lavoro e riduzione dell’orario di lavoro senza ridurre i salari.

In Germania, la Revolutionäre Internationalistische Organisation (RIO) invita alla mobilitazione e parteciperà a diversi eventi e marce in varie città del paese, invitando a continuare la lotta contro le politiche del governo di centro-destra (la coalizione di liberali, socialdemocratici e i cosiddetti Verdi) che non solo si rifiuta di concedere aumenti salariali divorati dall’inflazione (inflazione causata dalla guerra in Ucraina e dalle sanzioni occidentali contro la Russia), ma ora annuncia tagli nel settore sociale e nella pubblica amministrazione, mentre mesi fa ha aumentato di 100.000 miliardi le spese per le forze armate. 100 miliardi di euro per le sue forze armate. Allo stesso modo degli altri paesi imperialisti, membri della NATO, sta rilanciando il militarismo a scapito della classe operaia e dei settori popolari. Contro tutto ciò, il Primo Maggio a Berlino, Monaco, Lipsia e altre città le strade si riempiranno di manifestanti.

 

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In Venezuela, quello che stiamo subendo è il capitalismo più selvaggio, il governo affamatore e repressivo di Maduro ha distrutto i diritti dei lavoratori per il piacere di tutti i padroni: il capitale privato, i vecchi e nuovi ricchi, l’alta burocrazia corrotta, sono i beneficiari di questa politica che fa a pezzi i diritti dei lavoratori. La presunta “ripresa” si basa sulla svendita del paese e sull’esplosione della classe operaia, con orari di lavoro estenuanti, due o tre lavori alla volta, salari o bonus miseri, senza diritti contrattuali, licenziamenti massicci, con una disuguaglianza sociale sempre più brutale. I lavoratori sono scesi in campo per rispondere, così come gli insegnanti e altri settori statali e privati. Ma dobbiamo lottare con la nostra prospettiva politica, con l’indipendenza di classe. Ecco perché il 1° maggio la Liga de Trabajadores por el Socialismo (LTS) alza questa bandiera e marcia insieme a sindacati, correnti sindacali, gruppi di sinistra e attivisti.

Questo 1° maggio in Perù i lavoratori scendono in piazza per lottare contro il lavoro nero e precario, che è una diretta conseguenza del regime del ’93 imposto da Alberto Fujimori e portato avanti dai vari governi neoliberisti.
Governo dopo governo hanno approfondito l’eredità di Fujimori con la complicità della burocrazia sindacale della CGTP (Central General de Trabajadores del Perú). Una delle espressioni del malcontento nei confronti del regime del ’93 sono state le recenti mobilitazioni e la rivolta popolare contro il governo golpista di Dina Boluarte, che ha messo in discussione la Costituzione del ’93, i partiti politici, il Congresso della Repubblica, il sistema giudiziario e le forze repressive.
I nostri compagni della Corriente Socialista de las y los Trabajadores (CST) parteciperanno, insieme ad altre organizzazioni, all’evento culturale che si terrà presso il monumento di José Carlos Mariátegui nel quartiere di San Juan de Lurigancho (Lima) questa domenica 30 aprile a partire dalle 12:30.

In Uruguay, la Corriente de Trabajadores por el Socialismo (CTS-Uruguay) parteciperà alle attività della classe operaia. “Da un lato, saremo presenti alla manifestazione del centro dei lavoratori PIT-CNT, dove il rifiuto della riforma della sicurezza sociale recentemente votata sarà uno dei temi principali. In seguito, parteciperemo e saremo i convocatori dell’Acto Clasista, che difende una posizione critica nei confronti dell’attuale leadership del PIT-CNT. A 50 anni dal colpo di stato e dallo storico sciopero generale che lo affrontò per due settimane, il CTS propone di riprendere le bandiere e le migliori tradizioni della lotta contro le classi dominanti, i loro partiti e il loro stato. Nella prospettiva di lottare per la costruzione di una sinistra anticapitalista, operaia e rivoluzionaria, come compito storico della classe operaia uruguaiana”.

In Italia, il governo di destra ed estrema destra di Giorgia Meloni ha tolto la maschera del suo discorso “popolare”: va avanti attaccando innanzitutto la classe operaia, le condizioni di lavoro e il “reddito di cittadinanza” (RdC), cioè una forma limitata di reddito di base per i disoccupati e i lavoratori molto poveri.
Il consiglio dei ministri convocato per lo stesso 1° maggio che approverà il Decreto Legge ‘del Lavoro’, con le nuove norme sulla precarietà e l’aggiornamento pratico sull’eliminazione del RdC, è una provocazione frontale.
La Frazione Rivoluzionaria Internazionalista parteciperà alle principali mobilitazioni in città come Milano, Bologna, Napoli e Roma. Nella capitale, settori della sinistra hanno organizzato una manifestazione di lotta contro l’attacco antioperaio e antipopolare del governo, in alternativa al “gran concerto” spoliticizzato che le grandi centrali sindacali burocratiche organizzano tradizionalmente.
La classe operaia, i giovani, le donne, la comunità LGBT+ e gli immigrati devono dare una grande risposta di lotta a questo governo che fomenta lo sfruttamento e l’oppressione razzista e patriarcale. L’Italia deve seguire l’esempio delle imponenti lotte degli ultimi mesi in Francia, Germania e Gran Bretagna.

In Costa Rica, l’Organizzazione Socialista Rivoluzionaria (OSR) parteciperà alla tradizionale parata del Primo Maggio. La parata si svolgerà nel contesto delle feste dei datori di lavoro per l’approvazione della giornata di 12 ore. A pochi giorni dal primo anno del nuovo governo, la passività dei vertici sindacali tiene la classe operaia fuori dai fenomeni di piazza che si sono espressi contro l’agenda neoliberista e reazionaria del governo. Il movimento delle donne e i settori agrari indicano che l’esperienza con il governo è finita.
L’OSR raccoglierà anche le firme in solidarietà con i raccoglitori di banane della Standard Fruit Company, colpiti dall’applicazione dell’agrotossina Movento OD 15.

 

Giornale militante online fondato nell'aprile 2017.
Sito informativo della Frazione Internazionalista Rivoluzionaria (FIR).