Come in tante altre città in Italia e nel mondo, anche a Salerno si sta animando una campagna di solidarietà al popolo palestinese che passerà per il corteo nazionale di sabato 28 ottobre.


Salerno, come tante altre città nel nostro paese e in tutti i continenti, ha visto attivisti solidali alla causa palestinese per lanciare e costruire una campagna di solidarietà al popolo palestinese e alla sua resistenza di fronte all’ennesima campagna militare terroristica di Israele, che sfrutta l’occasione dell’attacco partito da Gaza a inizio ottobre per tentare di espellere in massa ancora una volta i Palestinesi dalla propria terra.

I crimini di guerra, come l’uso del fosforo bianco o il bombardamento di un ospedale, e il massacro compiuto dall’esercito israeliano che in tre settimane ha già ucciso oltre 5.000 palestinesi, ne ha feriti circa 15.000, più centinaia intrappolati tra le macerie, e ne ha fatti sfollare altre centinaia di migliaia, continuano a suscitare indignazione in tutto il mondo.

Nella città campana è stato promosso un primo presidio, presso la stazione ferroviaria, il 14 ottobre dalla Rete salernitana per la liberazione della Palestina, un primo coordinamento locale nato sull’onda della mobilitazione in solidarietà al popolo palestinese. Questa prima iniziativa, che ha visto la partecipazione di oltre 50 persone e di realtà come Potere al Popolo, FGC, Rifondazione e il centro sociale Jan Assen, ha mostrato anche i limiti che la sinistra italiana mostra sul dibattito e sulla strategia che propone per affrontare l’entità sionista di Israele: mentre alcuni compagni hanno associato in modo sacrosanto il sostegno alla liberazione palestinese alla rivendicazione della lotta contro la NATO, le sue campagne e l’imperialismo italiano, altri interventi si sono adattati molto di più all’attuale direzione maggioritaria della resistenza palestinese, che è in mano ad Hamas e ad altri gruppi islamisti che rappresentano una prospettiva reazionaria per la classe lavoratrice e la popolazione povera della regione, basata su un odio religioso settario che rende pressoché impossibile coinvolgere nella lotta lavoratrici e lavoratori ebraici in una lotta comune, rompendo col sionismo. Solo un piccolo gruppo di donne arabe ha saputo del presidio ed ha partecipato senza intervenire.

È importante, in questo senso, combattere le posizioni che cedono ai partiti nazionalisti palestinesi, islamisti o meno, e al “campismo” della tradizione stalinista che purtroppo ancora influenza molti compagni nella sinistra italiana, che si trovano ad appoggiare con nessuna critica argomentata, o quasi, qualsiasi attore autoproclamato “antimperialista” nei paesi ex-coloniali, Hamas inclusa. Abbiamo bisogno di collegare la campagna di solidarietà al popolo palestinese con una politica della classe lavoratrice, antimperialista, che lotti innanzitutto contro la politica dell’imperialismo italiano e occidentale che supporta attivamente Israele e la sua politica genocida.

Dopo la partecipata iniziativa del 14 ottobre, lo scorso giovedì 19 ottobre, un’assemblea di circa 30 partecipanti composta da donne, studenti e lavoratori ha ribadito il proprio sostegno alla lotta per l’autodeterminazione del popolo palestinese, programmando una serie di iniziative che culmineranno in un grande corteo che sfilerà nelle strade di Salerno.

La prossima iniziativa si terrà il 24 ottobre alle ore 17, nel cuore del quartiere Pastena, zona orientale di Salerno, in piazza Caduti di Brescia. “Ricuciamo la memoria del popolo palestinese”. Durante il presidio, oltre a poter ascoltare la lettura di poesie e musiche palestinesi, ci sarà la possibilità di contribuire alla cucitura di una maxi-bandiera palestinese che sarà esposta durante la manifestazione nazionale de 28 ottobre a Roma indetta dai giovani palestinese d’Italia alle 15:00 dal piazzale della basilica di San Paolo e terminerà a piazza San Giovanni.

Esortiamo i lettori e i compagni salernitani ad accorrere e armarsi di forbici, aghi, spilli e filo per partecipare a questa importante e creativa iniziativa. Segnaliamo, inoltre, l’esposizione di una enorme bandiera palestinese, che ha avuto una buona ripercussione mediatica, dal castello di Arechi, che domina la città di Salerno.

Alle iniziative di solidarietà già inizia a rispondere la repressione anche in Italia: ieri, durante la partita di serie A Salernitana-Cagliari, un tifoso ha sventolato la bandiera palestinese nel settore dei distinti inferiori. La Digos ha proceduto a filmarlo e a fine partita si è trovato circondato da 15 agenti che lo hanno fermato e la cui “indagine” potrebbe portare a un Daspo, cioè a un foglio di via che gli impedirebbe di andare allo stadio

Ripudiamo la repressione poliziesca che in Europa sta montando contro la sacrosanta manifestazione di solidarietà alla Palestina!

 

Giuseppe Perozziello

Nato a Salerno nel 1994, vive Mercato San Severino, dove ha partecipato al movimento dell'Onda ed è stato rappresentante degli studenti del liceo Virgilio. In seguito, partecipa alle lotte e alle esperienze di autorganizzazione operaia in Campania.
Lavoratore precario e studente di filosofia all'Università di Salerno (Fisciano), è tra i fondatori de La Voce delle Lotte e della Frazione Internazionalista Rivoluzionaria. Attivista sindacale tra le fila del SI Cobas.