Riportiamo il comunicato del sindacato SI Cobas che fa brevemente il punto della situazione a Roma dopo i recenti episodi di sgombero e repressione di centinaia di rifugiati politici, e condividiamo la richiesta di immediata scarcerazione degli inquilini arrestati.
La situazione venutasi a creare dopo il vergognoso sgombero del palazzo di Via Curtatone e dei giardini di Piazza Indipendenza, sta assumendo contorni sempre più assurdi.
Mercoledì 30 agosto la Prefettura ha convocato finalmente un tavolo interistituzionale tra gli enti locali (Comune e Regione) ed una rappresentanza degli sgomberati di Via Curtatone e di Via Quintavalle e dei movimenti per il diritto all’abitare.
Il Comune di Roma, responsabile delle politiche abitative e che dovrebbe garantire il diritto alla casa, si ostina ad essere un ostacolo alla soluzione dell’emergenza abitativa nella Capitale. Virginia Raggi e l’assessora ai Servizi Sociali Baldassare sembrano ignari del fatto che più di 100 edifici occupati (dei quali la gran parte sono frutto di occupazioni spontanee) significano che una gran parte della popolazione non riescono ad accedere all’affitto di una abitazione, reso inarrivabile dalle sconsiderate politiche abitative che hanno consegnato l’intero problema della casa al mercato, e continuano a dire che l’unica soluzione stia nel separare le famiglie, mandando i padri per strada e consegnando le madri con i bambini a quel circuito di accoglienza dietro cui ingrassa un vasto sistema di cooperative sociali.
Il problema vero risiede nel fatto che il lavoro intermittente, sfruttato e ricattato disponibile nella città di Roma non basta più a pagare un affitto. Ecco perché l’occupazione di Piazza Indipendenza era piena di facchini impiegati nel settore della Logistica. Ed ecco perché uno di loro è Ali, un nostro iscritto impegnato da anni nella difesa dei diritti sul luogo di lavoro che si trova in carcere per aver difeso il diritto alla casa.
Chiediamo immediatamente la liberazione sua così come quella degli altri arrestati: di fronte a quanto accaduto lo scorso 24 agosto, con donne, anziani e bambini che dopo esser stati sgomberati sono stati spazzati via brutalmente dal presidio pacifico a Piazza Indipendenza, è assurdo che si trovi in carcere chi si è soltanto difeso dall’aggressione delle forze dell’ordine.
I fondi finanziari che hanno ordinato la mattanza di Piazza Indipendenza sono gli stessi che comprano e vendono le aziende provocando migliaia di licenziamenti, e continuare a creare palazzi di lusso invece che case popolari è ciò che nega il diritto alla casa a tutti i lavoratori e le lavoratrici che sono costretti a spendere la gran parte del loro salario per comprarsi il diritto all’abitare.
Libertà immediata per gli arrestati!
Senza casa mai più!
SI Cobas nazionale
Nato a Cesena nel 1992. Ha studiato antropologia e geografia all'Università di Bologna. Direttore della Voce delle Lotte, risiede a e insegna geografia a Roma nelle scuole superiori.