Il Senato Accademico dell’Università di Bologna, riunito oggi, ha decretato tredici sospensioni (alcune di due e altre di quattro mesi) come punizione per episodi di lotta studentesca degli ultimi mesi, rispettivamente per lo smontaggio del “tornello” alla BDU, per l’occupazione della biblioteca e per gli scontri di fronte alla mensa universitaria di piazza Puntoni. I provvedimenti, in sostanza diretti contro alcuni militanti del Collettivo Universitario Autonomo, hanno sfruttato il “Codice Etico” approvato nel 2014 per inasprire ulteriormente queste pene verso i recidivi e in generale per prolungare l’opera di repressione della polizia, danneggiando anche la stessa vita universitaria degli studenti, impedendo loro per mesi di sostenere esami e laurearsi.

All’atto del voto, solo un rappresentante degli studenti e due del personale tecnico-amministrativo si sono schierati contro queste misure, a dimostrazione che tutte le pose “democratiche” degli alti papaveri del corpo docente sono buone solo per i discorsi della domenica e per affabulare gli studenti in aula, mentre non ci si fa problemi a prestarsi al ruolo di boia contro studenti che reclamano migliori condizioni di studio e di vita.

Gli studenti dell’Unibo hanno riempito intere aule nella mobilitazione di quei mesi: puniscono alcuni per mettere paura a tutti e far tacere ogni opposizione attiva in ateneo e continuare con la riduzione degli studenti a soldatini proni alla burocrazia e non autorizzati a mettere in discussione questa università che cade a pezzi, e questo Stato al servizio delle fondazioni bancarie e schierato contro studenti e lavoratori.

Lottiamo contro l’Università-tribunale!

Basta punizioni e irruzioni della polizia in università!

Piena solidarietà ai condannati: revocare le sospensioni!

 

CSR – Coordinamento Studentesco Rivoluzionario

Nato a Cesena nel 1992. Ha studiato antropologia e geografia all'Università di Bologna. Direttore della Voce delle Lotte, risiede a e insegna geografia a Roma nelle scuole superiori.