Non si ferma il ciclo di mobilitazioni e lotte dei braccianti agricoli nella provincia di Alessandria in Piemonte. Riportiamo un comunicato della CUB di Alessandria in merito.


Dopo l’accordo strappato in prefettura lo scorso 30 ottobre, le aziende della famiglia Angeleri non hanno rispettato i punti sottoscritti e a oggi non sono stati pagati gli stipendi di novembre a 9 lavoratori, mentre le tredicesime non sono state corrisposte a tutta la manodopera impiegata. La CUB, che organizza questi lavoratori, ha dunque dichiarato inizialmente sciopero per tutto lo scorso 8 gennaio, per poi confermarlo a tempo indefinito dopo il rifiuto dei padroni di rispettare concretamente tutti i punti sottoscritti nell’accordo di ottobre.

L’inizio di un processo attende invece i lavoratori dell’azienda Lazzaro di Castelnuovo Scrivia, come denunceranno con un presidio davanti al tribunale di Alessandria la CUBe il Presidio permanente di Castelnuovo Scrivia, di cui riportiamo il comunicato:

Mercoledì 16 gennaio 2019 tutti al Presidio davanti al Tribunale di Alessandria – ritrovo ore 9.30
Al termine dell’udienza, gli avvocati e i lavoratori denunciati terranno una conferenza stampa davanti al Tribunale
Inizia bene l’anno 2019. Mercoledì 16 gennaio, prende avvio il processo contro 26 braccianti, attivisti, militanti e sindacalisti accusati di aver procurato nell’anno 2012, durante gli scioperi, danni morali e materiali, ai due padroni dell’azienda agricola Lazzaro Bruno e Mauro di Castelnuovo Scrivia che, dopo averli sfruttati, licenziati, non pagati, li hanno pure denunciati chiedendo loro un risarcimento danni di 1.533.635 euro! Una vicenda incredibile, messa sotto silenziatore dai media e dalla politica che conta.
Chiediamo a tutti i solidali di essere presenti al Presidio e di dimostrare così, concretamente, di stare dalla parte degli sfruttati e degli oppressi.

PRIMA GLI SFRUTTATI!
CHI TOCCA UNO, TOCCA TUTTI!

Puoi sostenere la Cassa di Resistenza del Presidio Permanente di Castelnuovo Scrivia, facendo un versamento sul conto postapay n° 4023 6006 6943 9400 direttamente in posta o presso un tabaccaio (occorre esibire un documento d’identità e il codice fiscale di chi versa oltre quello su cui versare ossia LVRNTN49M22H694A).

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