Sabato 14 gennaio una conferenza a Berlino con 150 presenti ha sancito la rottura del settore rivoluzionario emerso dal partito della sinistra governista Die Linke.


Gennaio è un buon momento per rompere con il riformismo, a Berlino: il 1° gennaio 1919, Karl Liebknecht e Rosa Luxemburg abbandonarono la socialdemocrazia e fondarono il Partito Comunista di Germania (KPD).

Sabato 14 gennaio, 104 anni dopo, 150 giovani si sono riuniti alla Casa della Democrazia di Berlino, un’istituzione creata durante le proteste della Germania Est del 1989. Il loro obiettivo era quello di rompere da un altro partito riformista: Die Linke.

Per mesi, questi giovani avevano portato avanti una lotta di corrente all’interno dell’organizzazione giovanile di Die Linke, Linksjugend-Solid. La loro frazione, Revolutionärer Bruch (Rottura rivoluzionaria), ha criticato il coinvolgimento di Die Linke nel governo di Berlino e in molte altre coalizioni governative regionali in Germania. Il suo ruolo di puntello alla SPD (il vecchio partito “socialdemocratico”) rende Die Linke responsabile della repressione, del razzismo e dell’austerità. A Berlino, significa che stan aiutando a sabotare il referendum in cui il 59,1% degli elettori ha chiesto la nazionalizzazione delle grandi aziende immobiliari.

Questa lotta ha portato alla conferenza di sabato 14, organizzata da Revolutionärer Bruch insieme a Klasse Gegen Klasse (giornale gemello della Voce delle Lotte) e alla quale hanno partecipato diversi altri gruppi socialisti rivoluzionari. Erano presenti anche le ostetriche di un ospedale di Monaco che si battono contro la chiusura del loro reparto parto e il gruppo Palestine Speaks, che è stato vittima di una terribile repressione da parte della polizia su ordine del governo locale di Berlino.

Nella loro dichiarazione costitutiva, questi giovani attivisti hanno sottolineato che i socialisti in Germania devono lottare per un programma di emergenza contro l’inflazione e il militarismo. Il governo tedesco sta investendo 100 miliardi di euro extra-budget nel suo esercito, mentre i lavoratori lottano per pagare le bollette dell’energia che stanno impazzendo. Die Linke, che potrebbe aiutare a organizzare la resistenza contro queste politiche, sta invece cercando di gestire lo Stato capitalista e di “prevenire il peggio”, come amano dire. Rosa Luxemburg diceva l’esatto contrario: credeva che il ruolo di un partito socialista, “nella società borghese, è essenzialmente quello di un partito di opposizione. Può entrare in scena come partito di governo solo sulle rovine della società borghese”.

Durante il panel di apertura, Freddy Hölzer di Revolutionärer Bruch ha spiegato che “non vogliamo solo rompere con Die Linke dal punto di vista organizzativo” – dopo tutto, le persone si dimettono continuamente da Die Linke – “ma vogliamo rompere con la loro strategia”. L’obiettivo a lungo termine è quello di costruire un partito socialista rivoluzionario. Un passo in questa direzione potrebbe essere quello di fondare un fronte politico per la collaborazione dei socialisti rivoluzionari in Germania, indipendente e in opposizione al riformismo.

Il riformismo è un fenomeno internazionale, quindi la conferenza ha discusso le esperienze di Podemos nello Stato spagnolo e di Syriza in Grecia. Questi partiti neoriformisti avevano promesso la fine dell’austerità, ma poi sono entrati nei governi e hanno attuato le stesse politiche che avevano criticato. Anche il Nouveau Parti Anticapitaliste (NPA) in Francia è stato oggetto di dibattito, con la presenza di un giovane compagno della nuova organizzazione Révolution Permanente. Ciò ha aiutato i partecipanti a capire perché non è sufficiente raggiungere l’unità di tutti gli anticapitalisti senza accordi strategici.

Dopo una serie di workshop, la sessione conclusiva della conferenza si è concentrata su due questioni tattiche immediate: Primo: era il momento giusto per rompere? Una domanda a cui spesso è difficile rispondere. Revolutionärer Bruch costituiva una piccola ala, ma del resto Linksjugend-Solid è un guscio burocratico vuoto. Quasi la metà dell’organizzazione giovanile della sezione berlinese aveva aderito alla fazione. Con Die Linke in crisi e la crescente demoralizzazione dei suoi membri, era importante mostrare iniziativa con una prospettiva coraggiosa.

In secondo luogo, come dovrebbero affrontare i rivoluzionari le elezioni che si terranno a Berlino il mese prossimo? Die Linke sta facendo campagna per rimanere al governo: il partito punta a rinnovare la sua coalizione con i socialdemocratici e i verdi. Una parte della conferenza, guidata dal gruppo ArbeiterInnenmacht e dalla sua organizzazione giovanile Revolution, si è espressa a favore di un sostegno elettorale critico a Die Linke. Ma Revolutionärer Bruch e Klasse Gegen Klasse hanno sostenuto che questo non farebbe altro che allontanarli dai lavoratori e dagli attivisti berlinesi che stanno combattendo le politiche del governo. Al contrario, la campagna per il voto nullo e per una nuova alternativa operaia sarebbe stata il modo migliore per ottenere il sostegno.

Alla fine, due terzi della conferenza hanno votato per la bozza di dichiarazione proposta da Klasse Gegen Klasse, annunciando una rottura immediata con Die Linke e rifiutando di dare qualsiasi supporto elettorale a Die Linke alle elezioni berlinesi. Questo non significa interrompere ogni contatto con i partiti riformisti – al contrario, i rivoluzionari tedeschi lavorano per costruire campagne che includano membri di Die Linke e persino della SPD. La dichiarazione include un lungo elenco di campagne in cui gli attivisti lavorano insieme.

Il giorno successivo, migliaia di persone sono scese in strada per ricordare Rosa Luxemburg e Karl Liebknecht. Circa 100 persone si sono unite al blocco di Revolutionärer Bruch, con uno striscione che chiedeva “Non un centesimo per il militarismo”, un vecchio slogan del movimento socialista rivoluzionario in Germania. Hanno rivendicato di combattere sia l’esplosione dei prezzi dell’energia che la crisi climatica.

 

Nathaniel Flakin

Traduzione da Left Voice

Nathaniel è un giornalista e storico freelance che vive a Berlino. Fa parte della redazione del giornale online Left Voice. Nathaniel, noto anche con il soprannome Wladek, ha scritto una biografia di Martin Monath, un trotskista combattente nella resistenza in Francia durante la seconda guerra mondiale, pubblicata in tedesco e in inglese. È nello spettro autistico.