Referendum 8-9 giugno: chi ha perso e perché?
Con una partecipazione appena superiore al 30 percento degli aventi diritto…
Con una partecipazione appena superiore al 30 percento degli aventi diritto…
La convocazione della manifestazione del 7 giugno da parte di PD, AVS e M5S…
La recente visita in Italia del leader d’opposizione francese Jean-Luc Méle…
In questi giorni Jean-Luc Mélenchon, presidente de la France Insoumise (LFI…
Il Collettivo di Fabbrica dell’ex-Gkn chiama nuovamente alla mobilitazione sabato 18 maggio con una manifestazione nazionale a Firenze, in supporto della proposta di legge regionale per un consorzio industriale per recuperare il sito di Campi Bisenzio. Facciamo il punto di questa importantissima lotta dopo oltre mille giorni di mobilitazione permanente, entrata ormai in una fase cruciale che molto probabilmente ne determinerà l’esito.
Gli universitarə di Salerno_Palestina in occasione della giornata di sciope…
Un nostro lettore, storico militante trotskista, invita ad abbonarsi alla n…
Guidati dalla deputata Sahra Wagenknecht, una dozzina di parlamentari tedeschi si sono staccati da Die Linke (la sinistra) per lanciare una nuova formazione che si schiera contro la destra ma rivendicando un’agenda politica simile, tra le altre cose, in materia di immigrazione ed ecologia. Cosa significa questo fenomeno?
Il partito neo-riformista ha tenuto le elezioni interne questo fine settimana per scegliere un nuovo leader che sostituisse Alexis Tsipras, dimessosi dopo la sconfitta del partito alle elezioni di quest'anno. La vittoria dell'uomo d'affari Stefanos Kasselakis conferma lo spostamento a destra dopo anni di deriva opportunistica.
La lunga mobilitazione dei lavoratori di Mondo Convenienza, a partire dal sito di Campi Bisenzio (FI), ha aperto un primo dibattito nel sindacato che organizza questi operai, il SI Cobas. Francesco Latorraca, storico dirigente torinese del sindacato, critica una presunta politica riformista istituzionale dei dirigenti toscani. È questo il problema della vertenza?
Dauno Tótoro, storico e dirigente del Partido de Trabajadores Revolucionarios (PTR) del Cile, invita a confrontarsi con la politica del governo di Gabriel Boric di riconciliazione e unità nazionale di fronte alla commemorazione del colpo di Stato dell'11 settembre, di cui oggi cade il cinquantesimo anniversario.
Mentre la rivolta popolare continua nella provincia di Jujuy (Argentina), la repressione ha imprigionato centinaia di attivisti che lottano contro un progetto di legge costituzionale concepito per consentire alle multinazionali del litio di saccheggiare le risorse naturali. A Roma è stata indetta una manifestazione di solidarietà per lunedì 10 luglio dalle 11.00 in piazza dell’Esquilino, di fronte l'ambasciata argentina.
Il documento approvato dalla sessione online della 12a Conferenza della FT-QI: riattualizzazione dell'epoca di crisi, guerre e rivoluzioni, rafforzamento delle tendenze pre-rivoluzionarie e questioni pratiche della costruzione della sinistra rivoluzionaria nel mondo.
Sulla scia dei precedenti incontri di lettura e discussione sul marxismo, allo spazio sociale di via del Leone a Firenze, quattro incontri per leggere e discutere insieme i temi dell'opera di Antonio Gramsci. Vi aspettiamo!
Lo storico quotidiano francese di sinistra Libération parla della “estrema sinistra” nel bel mezzo della lotta contro la riforma delle pensioni imposta da Macron, in cui spicca il ruolo di Révolution Permanente, gruppo politico e giornale militante fratello della Voce delle Lotte-FIR.
Sabato 14 gennaio una conferenza a Berlino con 150 presenti ha sancito la rottura del settore rivoluzionario emerso dal partito della sinistra governista Die Linke.
Il movimento operaio italiano è oggi caratterizzato perlopiù dalla passività. Quali sono le radici di questa situazione? Come superarla?
La crisi storica delle vecchie correnti riformiste europee ha agevolato l’emersione di un nuovo tipo di strategia politica a sinistra, il neoriformismo. Un’opzione che, nella sua logica di fondo e nelle sue esperienze più mature, non costituisce un’alternativa valida per il rilancio della lotta di classe e di quella per la rivoluzione e il socialismo.
Per domani venerdì 2 dicembre i sindacati di base hanno indetto uno sciopero nazionale di tutte le categorie e hanno chiamato per sabato una manifestazione nazionale a Roma, con ritrovo Piazza della Repubblica alle ore 14:00.
La manifestazione di domani a Bologna, chiamata dal collettivo GKN, FFF e reti ecologiste locali, col suo processo di preparazione politica, segna una prima importante data della nuova stagione di lotta nel nostro paese, e ci sfida a riempire di significato la parola d’ordine della “convergenza”.
Unione Popolare si presenta a queste elezioni come una lista in alternativa a tutte le altre. I presupposti su cui è costruita e il suo programma, però, rendono chiaro che questa “alternativa” non rappresenta la soluzione all’assenza di una forte sinistra anticapitalista e centrata sulla lotta di classe.
L’intera campagna elettorale di Unione Popolare si è appoggiata sulla critica ricevuta in TV di voler fare “come Robin Hood”. Ma, se vogliamo prenderlo seriamente, che significato può avere questo riferimento storico medievale?
Questo 25 settembre si terranno le elezioni legislative anticipate a seguito della crisi e caduta del governo Draghi: un contesto sociale che renderà difficile a chiunque mantenere la pace sociale. Un ritorno parziale al vecchio schema centrodestra-centrosinistra, segnato dall’ascesa del partito di Giorgia Meloni. Il cantiere di un “centro” liberale rabbiosamente anti-operaio. Il parziale recupero del M5S come populismo “progressista”. L’ennesima occasione persa per presentare una sinistra chiaramente anticapitalista e dalla parte della classe lavoratrice. Di fronte a questo scenario, come FIR chiamiamo al voto nullo o all’astensione.
Con le elezioni alle porte, la politica torna a occuparsi di immigrazione, …