Escalation della guerra in Ucraina: verso un intervento militare diretto dei paesi UE?
Mentre l'elezione di Trump ha aperto la strada a una possibile risoluzione …
Mentre l'elezione di Trump ha aperto la strada a una possibile risoluzione …
Martedì scorso Mario Draghi ha presentato un rapporto sulla competitività dell'Unione Europea. Una proposta di rilancio basata sulla richiesta di investimenti colossali, sul rafforzamento della ricerca scientifica e della produttività del lavoro e su un piano di riarmo militare basato sul debito.
Prima analisi dei risultati delle elezioni europee. La crescita dell'estrema destra e le politiche dell'estremo centro militarista.
Crisi di Lampedusa: abbasso la fortezza Europa! Aprite le frontiere ai migranti! Regolarizzazione immediata, documenti e diritti per tutti! La via d'uscita dalla crisi umanitaria è la lotta contro l'imperialismo! Basta con il saccheggio imperialista!
Sabato 14 gennaio una conferenza a Berlino con 150 presenti ha sancito la rottura del settore rivoluzionario emerso dal partito della sinistra governista Die Linke.
La guerra in Ucraina è diventata un potente motore delle dinamiche di milit…
Se la sera del 15 novembre sembrava l'inizio della Terza Guerra Mondiale, l…
Finito lo spoglio delle schede nel primo pomeriggio di oggi, si confermano le previsione di un successo della coalizione di centrodestra, trainata dal trionfo di Fratelli d’Italia. L’astensione fa uno storico balzo in avanti toccando il 36%.
La società statale russa Gazprom ha dichiarato che il guasto che ufficialmente ha portato alla chiusura dei rubinetti è dovuto a una turbina e che la sospensione del servizio sarà "a tempo indeterminato".
Abbiamo concluso la seconda parte della nostra riflessione sul salario minimo accennando alla questione dei rapporti di forza che si possono costruire a partire da questa rivendicazione e degli scenari che essa aprirebbe per la lotta di classe in Italia. In questa terza e ultima parte, ci apprestiamo ad approfondire questi due punti, spostando il focus del nostro ragionamento sull’arena politica.
Nel dibattito pubblico e specialmente tra chi si oppone alla guerra l’idea dominante è che i paesi europei e l’UE siano coinvolti nel conflitto loro malgrado. Lo scontro sarebbe essenzialmente tra Russia e Stati Uniti, mentre Berlino, Parigi, Roma ecc. avrebbero tutto l’interesse a trovare un rapido accordo con Mosca a causa dell’interdipendenza energetica con quest’ultima e il rischio di una conflagrazione nucleare a poche centinaia di chilometri. In questo articolo cercheremo di mostrare come il conflitto per l’influenza regionale, e in particolare sull’Ucraina, tra i paesi europei e la Russia sia un aspetto imprescindibile per comprendere gli sviluppi in corso, mentre le frazioni dominanti del capitale UE hanno tutto l’interesse a favorire un escalation per giustificare e proseguire i loro piani di centralizzazione imperialista su scala continentale, in relativa autonomia dagli USA. Tenere in considerazione questo aspetto è importante per evitare che il movimento contro la guerra finisca per legittimare in maniera più o meno diretta un processo del genere, oltre che per prendere una posizione di classe relativa al sostegno militare occidentale a Kiev.
In questa seconda parte della nostra riflessione sul salario minimo, vedremo quali sono gli scenari che l’introduzione di questa misura potrebbe creare nel quadro salariale nazionale. Ne valuteremo poi l’efficacia nella lotta all’impennata inflazionistica e, infine, esamineremo alcune strategie che la classe padronale potrebbe adottare in risposta.
La direttiva UE che promuove l’adozione del salario minimo ha rilanciato co…
L'Unione Europea sta aumentando il budget per le voci di sicurezza e difesa per il periodo fino al 2027, stanziando 43,9 miliardi, ovvero il 123% in più rispetto alla fase precedente.
La guerra della Russia in Ucraina è entrata nel suo terzo mese. L'incapacità di Putin di ottenere una rapida vittoria, mentre l'Ucraina armata dalla NATO resiste ma non può sconfiggere l'invasione russa, ha portato a una situazione di stallo che tende ad approfondire il carattere internazionale del conflitto e il conseguente rischio di escalation.
Le donne in Polonia lottano da anni contro il governo di destra e contrario ai diritti che cerca non solo di limitare ma di vietare il diritto all'aborto in tutti i casi. Oggi, questo divieto viene sperimentato in prima persona dalle vittime di stupro tra le rifugiate ucraine in Polonia.
Заявление о войне в Украине троцкистской фракции Четвертый Интернационал (FT-QI), международной организации, стоящей за сетью международных газет La Izquierda Diario.
Per domani a Roma la Rete Italiana Pace e Disarmo, con un appello pubblicato il primo marzo, ha convocato una manifestazione unitaria per la pace in Ucraina. La piattaforma iniziale è stata moderata su pressione della burocrazia sindacale confederale. Scendiamo in piazza insieme, ma contro la pressione a schierarsi in coda alla NATO. Il primo nemico è in casa nostra!
Da diversi giorni, video e reportage hanno mostrato le code di profughi ucraini verso l’Europa, e in particolare il trattamento razzista dei rifugiati provenienti da Africa, India e Afghanistan alle frontiere dell'Ucraina. Esigiamo l'apertura delle frontiere!
Dichiarazione sulla guerra in Ucraina della Frazione Trotskista - Quarta Internazionale (FT-QI), l'organizzazione internazionale che anima la Rete Internazionale dei giornali La Izquierda Diario, di cui fa parte la Voce delle Lotte.
La risposta delle potenze occidentali all’invasione russa dell’Ucraina non è solo militare, ma anche economico-finanziaria: le sanzioni previste e la rottura improvvisa di vari legami economici minacciano seriamente le condizioni di vita della popolazione russa.
L'avanzata e l'escalation della propaganda di guerra degli Stati Uniti e della NATO e il riconoscimento da parte di Putin delle repubbliche di Donetsk e Lugansk sono finiti in un'operazione militare russa in Ucraina. Il governo Draghi difende a spada tratta l'escalation promossa dagli USA di Biden. Abbasso l'interventismo imperialista NATO e l’aggressione militare russa in Ucraina. Per un'Ucraina indipendente, operaia e socialista!
Fame, freddo e morte: ecco cosa aspetta i gruppi di migranti intrappolati al confine tra Polonia e Bielorussia, in balia delle politiche anti-immigrazione concordate tra le potenze europee che decidono di costruire muri di confine che violano i diritti umani delle persone in fuga dalla guerra e dalla violenza nella regione.
Alcuni punti-chiave per capire il contesto del conflitto russo-ucraino che si è arroventato in questi giorni.