Questo sabato si sono svolte nuove massicce proteste in diversi paesi per chiedere di fermare il massacro perpetrato dallo Stato di Israele nella Striscia di Gaza. La più importante si è svolta a Londra con un appello storico.


I crimini di guerra, come l’uso del fosforo bianco o il bombardamento di un ospedale, e il massacro compiuto dall’esercito israeliano che ha già ucciso quasi 5.000 palestinesi, ne ha feriti circa 15.000, più centinaia intrappolati tra le macerie, e ne ha fatti sfollare altre centinaia di migliaia, continuano a suscitare indignazione in tutto il mondo.

Questo sabato una vera e propria folla si è mobilitata nuovamente a Londra per chiedere l’immediata cessazione dei bombardamenti su Gaza e l’ingresso degli aiuti umanitari che il governo sionista di Benjamin Netanyahu sta impedendo, dopo aver bombardato il valico di Rafah al confine con l’Egitto e aver rilasciato dichiarazioni genocide come quelle del ministro della Sicurezza Itamar Ben-Gvir, che ha affermato che l’unica cosa che dovrebbe entrare nella Striscia sono “tonnellate di esplosivo”.

La marcia nella capitale inglese è stata definita storica per il numero di manifestanti che ha attirato, stimato in circa 300.000 persone (100.000 secondo la polizia), ed è stata diffusa da diversi media e social network.

Anche la mobilitazione di sabato scorso a Barcellona, indetta da oltre 200 organizzazioni, è stata massiva.

70.000 persone hanno occupato quasi interamente il Paseo de Gracia, dove si trova la delegazione della Commissione Europea. Questa istituzione è stata il bersaglio di gran parte dei cori a causa della complicità e del sostegno che i governi dell’UE hanno dato allo Stato di Israele.

C’è stata anche un’importante mobilitazione a Saragozza, in Spagna, con migliaia di partecipanti che hanno riempito la centrale Plaza del Pilar.

A Madrid, una nuova manifestazione ha raggiunto Puerta Sol in solidarietà con la Palestina.

Queste nuove proteste si aggiungono alle decine che si sono svolte questa settimana in Italia, con migliaia di partecipanti, così come in tutto il mondo per cercare di fermare la macchina da guerra israeliana che sta compiendo un vero e proprio massacro e i cui crimini, giustificati dall’attacco scatenato da Hamas il 7 ottobre, non hanno più risonanza nell’opinione pubblica mondiale.

Egitto, Regno Unito, Cisgiordania, Argentina, Uruguay, Stati Uniti, Spagna, Giordania, Yemen, Tunisia, Turchia, Germania, Romania, Venezuela e molti altri paesi hanno visto i solidali alla causa palestinese scendere in piazza.

È necessario che il movimento cresca ancora per fermare il governo assassino di Netanyahu, sostenuto dall’amministrazione di Joe Biden, e per fermare la crisi umanitaria che va peggiorando nella striscia di Gaza.

Per questo in Italia invitiamo tutte e tutti a partecipare alla manifestazione nazionale, indetta dalla comunità palestinese del nostro paese, che si concentrerà alle 15:00 dal piazzale della basilica di San Paolo e terminerà a piazza San Giovanni.

Redazione Internazionale La Izquierda Diario

Rete di 15 giornali online militanti, in 7 lingue, animati dalla Frazione Trotskista per la Quarta Internazionale (FT-QI), di cui La Voce delle Lotte è la testata in Italia.