Cominciamo la pubblicazione sulla Voce delle Lotte di diversi brani, introvabili su internet, provenienti dalla raccolta di scritti di Vladimir Lenin “L’emancipazione della donna” (Editori Riuniti 1970)

Il primo brano che riportiamo è “Il lavoro della donna nella fabbrica”, p. 21.

Parlando della trasformazione delle condizioni di vita della popolazione operata dalla fabbrica, bisogna osservare che l’immissione delle donne e di adolescenti nella produzione è un fenomeno sostanzialmente progressivo. È indiscutibile che la fabbrica capitalistica pone queste categorie della popolazione operaia in una situazione particolarmente dura, che nei loro riguardi sono necessarie una riduzione e regolamentazione della giornata di lavoro, la garanzia di condizioni di lavoro igieniche, ecc.,ma sarebbe reazionario e utopistico voler vietare completamente il lavoro delle donne e degli adolescenti nell’industria, o sostenere quel regime di vita patriarcale che escludeva questo lavoro. Distruggendo l isolamento patriarcale di queste categorie della popolazione, che in passato non uscivano dalla cerchia ristretta dei rapporti familiari e domestici, chiamandole a partecipare direttamente alla produzione sociale, la grande industria meccanica affretta il loro sviluppo, aumenta la loro indipendenza, ossia crea delle condizioni di vita infinitamente superiori all’immobilità patriarcale dei rapporti precapitalistici.

 

Vladimir Lenin

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