La vertenza degli operai della fabbrica Peroni di Roma, dopo quindici giorni di sciopero a oltranza, segna una prima grande vittoria.


Nella tarda serata di ieri, dopo una trattativa serrata e con momenti di tensione che hanno portato quasi alla rottura che avrebbe fatto continuare lo sciopero in atto da quindici giorni consecutivi, è arrivata la firma della cooperativa su tutte le richieste degli operai in forza al magazzino logistico della fabbrica Peroni di Roma, sulla via Collatina.

🔴 LICENZIAMENTI RITIRATI ALLA PERONI! 🔴🔴 APPLICAZIONE DEL CCNL LOGISTICA! 🔴🔴 TURNISTICA UGUALE PER TUTTI! 🔴Dopo 15…

Pubblicato da SI Cobas Roma su Martedì 10 marzo 2020

Quello che chiedevano i lavoratori era il ritiro della procedura di licenziamento collettivo aperta dall’azienda, la turnistica settimanale in maniera da eliminare la prassi fortemente irregolare del lavoro a chiamata giorno per giorno e, ovviamente, il rispetto integrale del Contratto Nazionale della Logistica e Trasporto Merci, oltre al riconoscimento di un livello in più per i lavoratori con anzianità superiore ai cinque anni.

Intervista ad Alí, delegato dei facchini Peroni in sciopero a Roma.Il presidio davanti alla fabbrica in via birolli (Collatina) continua a oltranza: partecipiamo in solidarietà a questi lavoratori!Per contribuire alla loro cassa di resistenza, raccogliamo fondi sabato allo Csoa ex-SNIA durante la presentazione del libro "L'Egitto tra rivoluzione e controrivoluzione", vedi evento quihttps://www.facebook.com/events/202282314173830/#roma #birra #peroni #sciopero #logistica #immigrati #contratto #ccnl #licenziamenti

Pubblicato da La Voce delle Lotte su Giovedì 5 marzo 2020

La lotta dei lavoratori organizzati nel sindacato SI Cobas (la seconda dell’anno contro una grande azienda multinazionale dopo quella di Zara) ha messo in luce sicuramente due aspetti importanti e generali di tutto il sistema di produzione e distribuzione delle merci: innanzitutto anche in grandi aziende che di certo non hanno vissuto negli ultimi anni nessuna crisi e che anzi hanno moltiplicato fatturato ed utili, i diritti basilari dei lavoratori, come il rispetto di un contratto nazionale di categoria, sono tutto fuorché garantiti.

La resa di cooperativa e azienda è arrivata dopo una giornata di presidio attivo e combattivo, sostenuto anche da diversi esterni solidali, tra cui i militanti e le militanti de Il Pane e le Rose e della Frazione Internazionalista Rivoluzionaria (FIR), che hanno sostenuto la vertenza dall’inizio e promosso la raccolta fondi per la cassa di resistenza di questi operai.

Un contributo significativo all’unità nella lotta durante la vertenza è stato anche quello dei BPM e del movimento di lotta per la casa di Roma.

Pubblicato da Blocchi Precari Metropolitani su Sabato 29 febbraio 2020

Secondariamente (non per importanza) ogni lotta può essere vinta, ogni rivendicazione, anche se la sproporzione di forze in campo sembra schiacciante, può essere raggiunta, se i lavoratori non si dividono nell’azione e usano al pieno del proprio potenziale le loro organizzazioni, a partire dal sindacato.

Assemblea dei facchini Peroni all’inizio del quindicesimo giorno di sciopero

🔴 La carica degli operai #Peroni 🔴Contro sfruttamento e prepotenze, lavoro dignitoso e sicuro per tutti e tutte a spese dei padroni!

Pubblicato da SI Cobas Roma su Domenica 1 marzo 2020

I quindici giorni di sciopero continuato, la ricerca di alleanze negli strati poveri della popolazione della città e la mobilitazione fuori dalla fabbrica, la solidarietà larga che si è riusciti a coagulare attorno a una vertenza che coinvolgeva un numero relativamente esiguo di lavoratori, mostrano che le battaglie contro un sistema che preferisce tagliare i diritti e i salari a favore di poche grandissime aziende e che scoppiano nel cuore di tutte le contraddizioni della società contemporanea (ovvero quella capitale-lavoro), si possono e si devono intraprendere e hanno grandi potenzialità di radicalizzazione, anche politica in senso stretto: i lavoratori Peroni hanno sfidato il clima di panico e anti-sciopero dei decreti del governo sulla crisi sanitaria, e hanno sferrato l’ultimo colpo della loro lotta nel giorno di sciopero internazionale promosso dal movimento delle donne in tutto il mondo.

 

CM