Destra e femminismo, la strana coppia
La vittoria di Giorgia Meloni in Italia e la crescente presenza di donne leader nella nuova e vecchia destra rinnovano vecchi dibattiti su genere, classe e politica.
La vittoria di Giorgia Meloni in Italia e la crescente presenza di donne leader nella nuova e vecchia destra rinnovano vecchi dibattiti su genere, classe e politica.
Ieri dopo l’assemblea lanciata dal collettivo di scienze politiche alla Sapienza di Roma, si è scelta la strada dell’occupazione della facoltà per dare un segnale forte contro la repressione che l*stess* student* avevano subito durante un presidio pochi giorni prima da parte di una brutale carica delle forze dell’ordine all’interno della stessa università. Denunciamo anche un episodio di stupro che ha coinvolto una studentessa in infermieristica, sempre alla Sapienza, durante un tirocinio,, segnale della necessità di estendere la mobilitazione e di collegarla al tema dell'aziendalizzazione dell'istruzione universitaria, alle lotte dei lavoratori della ricerca, e non solo.
Abbiamo intervistato Enrico Gullo, attivista di Stati Genderali Lgbtqia+ & Disab…
In questi giorni si parla molto di istituire un nuovo ministero per la famiglia e la…
Un nuovo ricatto da parte della proprietà colpisce i lavoratori GKN che rilanciano c…
Il 28 Settembre, giornata internazionale per il diritto all aborto sicuro, gratuito …
Gli studenti del liceo Manzoni hanno occupato lunedì la loro scuola: una prima risposta di lotta, di fronte alla vittoria elettorale della destra, di una gioventù che rifiuta di essere messa alle strette: "Vogliamo dirlo chiaramente, alla Meloni, a Confindustria, a chi ci reprime: non siamo più disposti a tirarci indietro, a far finta di niente e ad aspettare che siate voi a cambiare le cose".
Questo venerdì, 23 settembre, il movimento ecologista ritorna nelle strade per il “climate strike”, data ormai imprescindibile per l’autunno, con l’aggravarsi di una crisi tanto sociale quanto ecologica. All’alba delle elezioni, questa mobilitazione può servire per ribadire la necessità di rivendicazioni politiche radicali, in grado di offrire prospettive sul cambiamento sistemico di cui abbiamo bisogno per ribaltare la traiettoria distruttiva sulla quale ci ha messo il capitalismo.
Ieri Giorgia Meloni, con un suo discorso in tv pieno di falsità sul diritto all’aborto, ha dato un’altra prova che la sua elezione a premier non significherà nessuna emancipazione per le donne. La conquista di un vero diritto all’aborto in Italia passerà per la nostra lotta!
L’ennesima vittima sul lavoro di quest’anno è un ragazzo di 18 anni di Venezia. È stato travolto da una lastra di metallo nel suo quarto giorno di PCTO. Sale a tre il numero di ragazzi morti nello svolgimento di questi percorsi per le competenze. Il tema della sicurezza sul lavoro richiede un’immediata convergenza del movimento studentesco con quello operaio.
Ieri il Movimento 7 novembre dei disoccupati di Napoli ha lanciato un rogo di protesta delle bollette, salite alle stelle, in piazza, e piombando oggi nei comizi elettorali delle principali forze politiche.
Questa mozione di solidarietà, elaborata dalla Voce delle Lotte in collaborazione con compagni statunitensi attivi nella nuova ondata di sindacalizzazione, è stata presentata all’assemblea nazionale di Insorgiamo! e ora diffusa sulle reti sociali. La lotta dei lavoratori Amazon, Starbucks e della generazione U è la nostra lotta!
Femministe di spicco di diversi paesi stanno già appoggiando questa dichiarazione internazionale per il diritto all'aborto negli Stati Uniti. Potete firmare qui, nel modulo in fondo alla dichiarazione.
Come corrente internazionale Pan y Rosas siamo solidali con il movimento che oggi si propone di difendere il diritto di decidere negli Stati Uniti, al quale partecipano attivamente le nostre compagne di Left Voice, e con l'enorme lotta che le aspetta per rendere finalmente legge il diritto all'aborto.
Le donne in Polonia lottano da anni contro il governo di destra e contrario ai diritti che cerca non solo di limitare ma di vietare il diritto all'aborto in tutti i casi. Oggi, questo divieto viene sperimentato in prima persona dalle vittime di stupro tra le rifugiate ucraine in Polonia.
Nel silenzio dei media nazionali, un corteo di circa 30.000 persone ha conquistato a…
A seguito di un vergognoso non luogo a procedere contro denunce di stalking, la portavoce di Potere al Popolo, Marta Collot, ha deciso di rivelare di essere stata lei ad aver subito un’aggressione sessuale tre anni fa, quando PaP fece una campagna contro l’episodio. A Marta va la nostra totale solidarietà. Pubblichiamo di seguito una dichiarazione della corrente femminista Il pane e le rose.
La giornata di sciopero internazionale femminista di domani, 8 marzo, deve battersi contro l'aggressione russa e per la pace immediata in Ucraina, e contro l'escalation militarista della NATO.
La manifestazione di ieri a Roma per la pace è stata un successo. Nonostante le illusioni pacifiste degli organizzatori sul ruolo “democratico” di Italia, UE e ONU, è stato lanciato un forte messaggio antimilitarista e per la pace immediata in Ucraina.
Il movimento delle donne è diventato uno dei più significativi a livello globale. L'Argentina non è stata l'eccezione, al contrario, è uno dei suoi centri internazionali. Il calore della lotta è stato un grande stimolo per dibattiti teorici e strategici, di cui il seguente articolo è un esempio particolarmente interessante e utile ad ampliare e approfondire il dibattito nel movimento femminista anche in Italia, e per affrontare alcune questioni teoriche che stanno alla base del femminismo rivoluzionario.
Ripercorriamo i passi storici e teorici delle femministe socialiste che ci hanno preceduto, in particolare nella rivoluzione russa: non solo per ricordarle, ma per seguire il cammino da loro intrapreso, con lo stesso obiettivo - l’emancipazione della donna dall’oppressione patriarcale, e di tutta l’umanità dallo sfruttamento
Nelle ultime settimane, il movimento studentesco è tornato protagonista in Italia con manifestazioni di piazza e occupazioni di istituti. Per capire meglio cosa sta accadendo abbiamo incontrato Matteo e Paolo, due studenti universitari dell'ateneo di Firenze, già militanti negli Studenti di Sinistra, ora attivi nel gruppo di solidali che da oltre 7 mesi sostiene la battaglia dei lavoratori della GKN di Campi Bisenzio, alle porte del capoluogo toscano.
Gli studenti medi sono scesi in piazza in oltre 40 città in una mobilitazione che rilancia quelle scoppiate dopo la morte dello studente Lorenzo Parelli durante un tirocinio “formativo” non pagato.
La morte del giovane Lorenzo Parelli, di Udine, mentre svolgeva un'attività di "form…