Francia: né «pausa» né «mediazione». Di fronte alle strategie fallimentari, è urgente organizzarsi alla base!
Lo scorso martedì, malgrado un riflusso, la mobilitazione contro la riforma delle pe…
Lo scorso martedì, malgrado un riflusso, la mobilitazione contro la riforma delle pe…
Pubblichiamo in anteprima online l’editoriale di Egemonia #5, che sarà disponibile o…
Il Collettivo di Fabbrica GKN, di fronte al tentativo del nuovo padrone Borgomeo di “assediare” i lavoratori per poter piegarli e svendere la loro fabbrica, ha chiamato a un corteo nazionale a Firenze questo sabato 25 marzo. Perché è così importante “insorgere” con loro, e con quale prospettiva? Scendi in corteo con noi!
Ribaltando i pronostici, Elly Schlein, vicepresidente dell’Emilia-Romagna, ha battuto Stefano Bonaccini alle elezioni primarie, diventando segretaria del Partito Democratico. Un cambio di guardia che presenta molti più tratti di continuità del mito di una “svolta a sinistra” capeggiata dalla candidata “outsider”.
Un anno fa, il mondo guardava sugli schermi di TV e cellulari l'impensabile: elicotteri, soldati e carri armati stavano attraversando il confine dell'Ucraina in modo coordinato. Il presidente russo Vladimir Putin chiama ancora questa aggressione "Operazione militare speciale" o "guerra preventiva", emulando le parole di George W. Bush quando invase l'Iraq.
L'erosione del consenso del governo Draghi e la sua crisi interna hanno portato al successo elettorale della destra guidata da Giorgia Meloni. Quali sono i tratti particolari di questa nuova tappa politica?
La Frazione Internazionalista Rivoluzionaria ha tenuto la sua seconda Conferenza sta…
Questa domenica, l'estrema destra brasiliana ha promosso un'invasione del Congresso, del palazzo presidenziale di Planalto e del Supremo Tribunale Federale, in una chiara azione golpista, oltre ad altre azioni sulle strade e intorno ad alcune raffinerie. Queste azioni reazionarie, che hanno invocato l'intervento militare e hanno contestato l'esito delle ultime elezioni presidenziali, devono essere immediatamente denunciate e combattute con la forza della mobilitazione operaia e popolare, senza dipendere dalle forze dello Stato capitalista. È urgente che le direzioni delle centrali sindacali e delle organizzazioni sociali e studentesche chiedano uno sciopero nazionale e un piano di lotta contro le azioni golpiste e per l'abrogazione delle riforme del lavoro e della sicurezza sociale, nonché di tutte le privatizzazioni.
Le politiche antipopolari ‘bipartisan’, il rilancio del militarismo e il carovita hanno fomentato un’ondata di lotta di classe nel cuore dell’Europa imperialista, che tarda ad arrivare in Italia nonostante l’ascesa al governo di una destra chiaramente schierata contro i movimenti sociali e la classe operaia. In questo quarto numero di Egemonia ragioniamo su diverse questioni strategiche collegate alla questione della convergenza e dell’unità di lotte e movimenti in un tempo, il nostro, dove sta tornando di stretta attualità la definizione di epoca di crisi, guerre e rivoluzioni: come passare dal movimento, dalla rivolta alla rivoluzione sociale per cambiare la società da cima a fondo?
Il governo Meloni ha annunciato di voler rimuovere completamente il RdC per l’anno 2…
Per domani venerdì 2 dicembre i sindacati di base hanno indetto uno sciopero nazionale di tutte le categorie e hanno chiamato per sabato una manifestazione nazionale a Roma, con ritrovo Piazza della Repubblica alle ore 14:00.
In occasione della manifestazione a Roma per la giornata mondiale contro la violenza di genere, proponiamo una campagna su 10 punti centrali per sfidare il governo Meloni: temi che svilupperemo in una serie di articoli di approfondimento. Abbiamo bisogno di un piano e di un programma di lotta basato sui nostri bisogni contro il nuovo governo conservatore-reazionario!
La manifestazione di domani a Bologna, chiamata dal collettivo GKN, FFF e reti ecologiste locali, col suo processo di preparazione politica, segna una prima importante data della nuova stagione di lotta nel nostro paese, e ci sfida a riempire di significato la parola d’ordine della “convergenza”.
Come Frazione Trotskista - Quarta Internazionale (FT-QI) facciamo appello a tutte le organizzazioni che si dichiarano antimperialiste e democratiche, a quelle che si dichiarano della sinistra operaia e socialista, ai diritti umani, ai movimenti sociali, ai lavoratori, ai giovani, alle donne che hanno portato avanti le loro rivendicazioni nel continente, affinché uniscano le forze e rifiutino categoricamente qualsiasi tipo di intervento militare ad Haiti.
Finito lo spoglio delle schede nel primo pomeriggio di oggi, si confermano le previsione di un successo della coalizione di centrodestra, trainata dal trionfo di Fratelli d’Italia. L’astensione fa uno storico balzo in avanti toccando il 36%.
Unione Popolare si presenta a queste elezioni come una lista in alternativa a tutte le altre. I presupposti su cui è costruita e il suo programma, però, rendono chiaro che questa “alternativa” non rappresenta la soluzione all’assenza di una forte sinistra anticapitalista e centrata sulla lotta di classe.
Questo 25 settembre si terranno le elezioni legislative anticipate a seguito della crisi e caduta del governo Draghi: un contesto sociale che renderà difficile a chiunque mantenere la pace sociale. Un ritorno parziale al vecchio schema centrodestra-centrosinistra, segnato dall’ascesa del partito di Giorgia Meloni. Il cantiere di un “centro” liberale rabbiosamente anti-operaio. Il parziale recupero del M5S come populismo “progressista”. L’ennesima occasione persa per presentare una sinistra chiaramente anticapitalista e dalla parte della classe lavoratrice. Di fronte a questo scenario, come FIR chiamiamo al voto nullo o all’astensione.
L’impennata dell’inflazione che colpisce l’Italia (e non solo) segna anche il dibattito elettorale. Di fronte alla caduta del potere d’acquisto “le chiacchiere non servono”, dice il segretario CGIL Landini. Appunto: serve una mobilitazione dei lavoratori, anche contro la passività imposta dalla burocrazia sindacale.
La crisi nel nostro paese è a tutto campo. l prossimo governo sarà al servizio dei banchieri, di Confindustria, dei capitalisti, della NATO, esattamente come il governo Draghi. Discutiamo e elaboriamo un piano di lotta comune con nostre rivendicazioni indipendenti.
La reazione del M5S e della destra parlamentare alla sua prima rassegna delle dimissioni ha convinto Mario Draghi a non proseguire il suo mandato. Il presidente Mattarella ha accettato le sue dimissioni e ha sciolto le camere: elezioni il 25 settembre.
Ieri mattina all’alba è partita un’operazione di polizia che ha portato agli arresti domiciliari di 8 dirigenti sindacali, tutti impegnati nella logistica, tra SI Cobas e USB. Questa misura repressiva, con accuse gravi ma usuali nel settore, fa parte di un nuovo teorema giudiziario contro i settori combattivi del sindacalismo nella logistica, in particolare a Piacenza.
Questa mozione di solidarietà, elaborata dalla Voce delle Lotte in collaborazione con compagni statunitensi attivi nella nuova ondata di sindacalizzazione, è stata presentata all’assemblea nazionale di Insorgiamo! e ora diffusa sulle reti sociali. La lotta dei lavoratori Amazon, Starbucks e della generazione U è la nostra lotta!
Femministe di spicco di diversi paesi stanno già appoggiando questa dichiarazione internazionale per il diritto all'aborto negli Stati Uniti. Potete firmare qui, nel modulo in fondo alla dichiarazione.
Il successo del corteo fiorentino del 26 marzo e l’indizione di un’assemblea nazionale il prossimo 15 maggio pongono la questione di un salto di qualità di “Insorgiamo!” come un movimento politico classista con rivendicazioni e lotte comuni.