Protagonismo operaio e ritorno della gioventù in lotta con la Palestina: come rafforzare e strutturare la mobilitazione?
Con una inedita convergenza USB-CGIL, due scioperi generali e una manifestazione nazionale oceanica, oltre che innumerevoli cortei territoriali, nelle ultime settimane l’Italia si è fermata più volte per la Palestina. Porti, stazioni ferroviarie, strade, scuole e università bloccate, cortei di massa ovunque. Milioni di lavoratori, lavoratrici e giovani hanno invaso le strade italiane in giornate di mobilitazione che segnano l'inizio di una nuova fase della lotta di classe. Questa esplosione di lotta colpisce per il cambio di passo che determina rispetto al passato recente, in particolare per l’irruzione di un rinnovato protagonismo operaio, tramite i collettivi dei portuali, e la sinergia con settori giovanili e studenteschi. Ora si pone la grande sfida di dare una strutturazione e un orientamento strategico a queste nuove energie liberate, per frenare il traffico di armi verso Israele e sanzionare lo stato sionista, ma anche sedimentare nuovi rapporti di forza nella società a favore della classe lavoratrice. Volevamo aiutare la Palestina a liberarsi, ma la Palestina sta aiutando a liberare noi.